Villa Pini, le decisioni del consiglio regionale

chiodi_consilgio_regionalePescara. Ricollocazione del personale e garanzia delle prestazioni sanitarie, pagamento degli stipendi arretrati anche alle maestranze non ricomprese nella cassa integrazione in deroga. E poi ancora: adottare decisioni urgenti e flessibili, in relazione a quelli che saranno i provvedimenti della magistratura sul caso Villa Pini, e l’impegno del Governatore Gianni Chiodi, entro 15 giorni, a riferire alla Commissione Sanità di tutti i provvedimenti adottati dalla giunta regionale e del commissario giudiziario in merito alle cliniche private della famiglia Angelini.

Sono i punti focali della risoluzione, approvata all’unanimità dall’intero consiglio regionale, riunito in seduta straordinaria per analizzare il caso di Villa Pini. La discussione, dopo gli interventi iniziali del Governatore Chiodi e dell’assessore alla sanità, Venturoni, è stata sospesa su richiesta della stessa maggioranza. Il capogruppo del Pd, Camillo D’Alessandro, ha avuto un confronto con la maggioranza per arrivare a varare una risoluzione condivisa. Poi una volta che sono ripresi i lavori, l’intero consiglio regionale ha approvato all’unanimità un documento che prevede una serie di proposte finalizzate alla soluzione della vertenza Villa Pini. Proposte che il centrosinistra era in procinto di illustrare nel corso della seduta, che poi hanno trovato d’accordo tutti. La risoluzione, come detto, si articola in diversi punti, tra i quali la volontà di riassorbire tutti i lavoratori del gruppo, garantire gli stipendi arretrati per coloro che non fruiranno degli ammortizzatori sociali e la capacità, per la Regione, di essere pronta ad adottare con urgenza soluzioni sulla sorte dei lavoratori del Gruppo Villa Pini, in relazione alle decisioni che saranno adottate, nelle prossime ore, dalla magistratura. Sulla vertenza Villa Pini, in avvio di seduta, ha relazionato anche l’assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni, intervento che in alcuni passaggi non è stato gradito dai lavoratori presenti in aula. “ Dalle verifiche fatte nei mesi scorsi”, ha spiegato Venturoni, “ sono emersi 90milioni di euro di prestazioni inappropriate per il Gruppo Villa Pini. Obiettivamente, l’Abruzzo non può permettersi tutto questo, non solo da un punto di vista economico, ma anche sotto il profilo morale. Alla sanità abruzzese, del resto, serve meno del 50% delle prestazioni fino ad ora erogate dal Gruppo Villa Pini e questo è ormai un dato di fatto. Il rapporto tra pubblico e privato – ha proseguito Venturoni – è sempre stato un punto chiave del contesto sanitario regionale e non è un mistero che, purtroppo, per anni, l’offerta abbia condizionato la domanda di salute”.

Villa Pini: istanza di fallimento. E’ attesa per domani la decisione del tribunale di Chieti sull’istanza di fallimento del gruppo Villa Pini. In mattinata si e’ svolta l’udienza e nel pomeriggio la Camera di Consiglio. Nella giornata di domani sarà nota la decisione assunta dal tribunale.

 

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