Pescara. ‘La sanità abruzzese attraversa un momento molto delicato, considerata la necessità di rientrare definitivamente dal disavanzo finanziario che ha determinato il commissariamento della Regione. Di fronte alle tensioni che si vanno delineando sui diversi territori, bisogna avere i nervi saldi e le idee chiare su come riprogrammare l’assetto complessivo della organizzazione, al fine di conciliare le giuste aspettative dei cittadini con l’ottimizzazione delle risorse’, lo dichiarano in una nota Giulio Borrelli (Coordinatore politico Abruzzo Civico), Mario Olivieri (Presidente V Commissione Sanità Regione Abruzzo) ed Andrea Gerosolimo, Capogruppo Abruzzo Civico alla Regione.
‘E’ fuori dubbio che l’azione svolta nei cinque anni precedenti dal governo e dal commissario Chiodi, in tema di rivisitazione della sanità, ha badato esclusivamente a tagliare tutto ciò che era a portata di mano, per ridurre i costi, senza minimamente intervenire, checché se ne dica, sulla organizzazione della sanità extraospedaliera, allo scopo di offrire ai cittadini alternative valide, rispetto agli ospedali che non c’erano più, e senza delineare, attraverso un nuovo assetto organico, il futuro in quel settore’, insistono nella nota.
‘Ciò che è balzato agli occhi del nuovo governo della Regione, a guida D’Alfonso, circa un anno fa, era esattamente questo.
A distanza di circa un anno, si può dire che le cose siano cambiate, rispetto a ciò che il governo a guida Chiodi aveva fatto in tema di sanità?
A prima vista sembrerebbe che si stia procedendo più o meno allo stesso modo. Non vengono sufficientemente coinvolte le persone, non c’è un dialogo reale con i cittadini delle zone interessate alla ristrutturazione’, si chiedono preoccupati gli esponenti di Abruzzo Civico.
‘Non c’è ancora una programmazione, progettata e condivisa dall’intera maggioranza di centro–sinistra, per procedere alla riorganizzazione dell’assetto della sanità della Regione, tenendo conto di ciò che il Governo nazionale impone alla Regione Abruzzo, al fine di rimuovere il blocco conseguente al commissariamento. Le varie iniziative, pur se a volte necessarie, sembrano il frutto di esigenze impellenti e non ragionate, e proprio per questo non comprensibili alla popolazione che le subisce’, ritengono Borrelli, Olivieri e Gerosolimo.
‘E’ necessario pertanto, così come lo sarebbe stato per il governo Chiodi, che tanti guai ha procurato per questo motivo, recuperare velocemente il terreno perduto ed elaborare, se non lo si è ancora fatto, un progetto chiaro e comprensibile, attraverso il quale prospettare l’evoluzione della sanità regionale, rivedendo anche il numero delle ASL, così come prospettato dal governo Renzi’, affermano ancora, prima di concludere
sollecitando la Regione a coinvolgere i cittadini nelle scelte o quantomeno a chiarire loro cosa li sta portando a compiere determinate scelte.
‘Solo così i cittadini, che potranno avere valide alternative, conseguenti alle riconversioni ospedaliere, o attivando concretamente altri servizi sanitari territoriali, avranno la consapevolezza di non essere penalizzati di fronte alle esigenze sanitarie quotidiane.
Il Movimento di Abruzzo Civico, presente in Consiglio Regionale, si farà parte attiva, affinché questi concetti, apparentemente semplici, ma incomprensibilmente difficili da attuare, possano trovare la giusta accoglienza all’interno della maggioranza per contribuire a rassicurare l’opinione pubblica’.