L’Aquila. Nel corso del prossimo Consiglio regionale, convocato per lunedi’ 16 marzo, sara’ presentata una nuova risoluzione della maggioranza sul tema del riordino dei punti nascita.
Lo annuncia il Consigliere regionale del PD Pierpaolo Pietrucci. “Sul contenuto – spiega – stanno lavorando i Consiglieri Sandro Mariani (PD), Maurizio Di Nicola (CD), Lucrezio Paolini (IdV), Lorenzo Berardinetti (RF), oltre all’Assessore regionale Mario Mazzocca. Il testo finale sarà discusso in una riunione di maggioranza in programma sabato 14.
Una vicenda cosi’ complessa e delicata ha bisogno di una riflessione particolarmente accurata che i firmatari della risoluzione porteranno all’attenzione dell’Aula consiliare, partendo dalle esigenze dei Sindaci e dei territori, ed evitando inutili e dannose strumentalizzazioni. Il tutto nel rispetto delle nuove linee di programmazione sanitaria, che disegnano una sanità sempre più aderente alle domande e alle necessità dei territori”.
Duro intervento di Sovranità, il movimento promotore delle idee di Matteo Salvini, sul caso della mancata approvazione in Consiglio Regionale della risoluzione che richiedeva la sospensione della chiusura dei punti nascita nei comuni minori. “In occasione del voto per la sospensiva in Consiglio Regionale è andato in scena lo spettacolo della peggiore politica: se la risoluzione per la sospensiva non è stata approvata è stato infatti anche per le assenze più o meno ‘strategiche’ registratesi nei banchi delle opposizioni, ove alcuni consiglieri come Leandro Bracco, eletto con il Movimento Cinque Stelle e fresco di nomina alla delega alla cultura da parte della giunta D’Alfonso, Sara Marcozzi sempre del Movimento Cinque Stelle e Giorgio D’Ignazio del Ncd, Mauro Di Dalmazio FI, hanno abbandonato l’aula prima del voto o non si sono proprio presentati”.
Così Aldo Iervese, responsabile abruzzese Sovranità, in una nota. “In Consiglio Regionale – prosegue la nota – si è quindi registrato il divorzio tra la politica abruzzese ed il territorio, con gli interessi degli abitanti dei centri minori, in una Regione dove i collegamenti sono spesso tutt’altro che agevoli e dove avere un reparto ospedaliero in un centro vicino o meno può davvero fare la differenza, sacrificati ai meccanismi interni alle forze politiche,e dove il diritto alla salute viene affossato per logiche che uniscono tagli lineari alla spesa sanitaria giustificati con esigenze di bilancio ed il rafforzamento di strutture ospedaliere in aree sì strategiche, ma in termini di bacino elettorale, con la sanità vista non come un servizio da garantire, ma come una fonte di consensi”.
“ I cittadini abruzzesi – conclude Iervese – meritano sicuramente di più sul piano della tutela,e sarà nostro compito quale Sovranità costruire un’autentica alternativa, nelle proposte come nella condotta individuale, alla malapolitica che sta affossando questa regione.