Corsi Oss in Abruzzo: tanti i dubbi sulla formazione, Migep in audizione in Regione

Abruzzo.Torna a sollevare il caso dei corsi di formazione Oss (operatori socio-sanitari), la segreteria nazionale Migep, la federazione delle professionisti infermieristiche e tecniche.

 

 

Dubbi che sono riassunti in una nota che è stata inviata, nelle ultime ore, all’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, al presidente della speciale commissione e anche ai Nas.

 
La preoccupazione, con relativa nuova segnalazione, ruota attorno ai criteri adottati nella formazione degli Oss, anche alla luce dei nuovi dispositivi adottati, dalla Regione Abruzzo, con una recente delibera.
“Gli stessi enti formativi”, scrive Angelo Minghetti, della segreteria Migep, ” ancor prima della nuova norma, facevano “falsificare” dichiarazioni di volontariato per far accedere al corso di 300 ore i corsisti. Oggi, per compensare quanto la nuova norma richiede propongono ai corsisti una “dichiarazione di responsabilità” che attesti una integrazione di 700 ore di volontariato per compensare le ore di formazione (mille) su un corso di 300 ore.

 

 

Si rammenta che gli enti in questione adottano tale percorso alternativo adducendo svariate tesi affermando che è tutto regolare e autorizzato.

 

 

Nascono tanti dubbi dall’elemento oggettivo dei “raggiri ”, messi in atto da enti inducendo i partecipanti a credere che l’accesso sia possibile attraverso la partecipazione al corso organizzato e al conseguimento del titolo in altre Regioni con autorizzazioni.
Inoltre si ritiene che il volontariato non permette di avere una esperienza notevole da acquisire un attestato di oss. In sostanza, la formazione dell’OSS è mercé di chiunque.
Sconvolgenti sono le dichiarazioni di questi corsisti che hanno dovuto anche pagare per ottenere i requisiti richiesti per ottenere l’attestato di oss. Prima, erano trasportati con pulmini dalla loro Regione in Abruzzo, ora sono costretti a percorrere il tratto con i loro mezzi o pernottare per una settimana.
Per quanto sopra si chiedono delucidazioni in merito, inoltre si chiede se dette strutture pur essendo accreditate sono autorizzate da codesta regione ad effettuare corsi di formazione con il metodo sopra specificato a studenti provenienti da altre Regioni (Lazio – Sicilia – Puglia)
Nell’audizione in programma il prossimo 5 di marzo, la federazione chiederà di trattare proprio questo tema.

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