Pescara. Alla Conferenza di servizi, in programma il prossimo 24 febbraio a Roma, l’Abruzzo e le regioni limitrofe interessate al progetto di gasdotto della Snam si “presenteranno con una posizione univoca e condivisa”. E’ l’importante traguardo raggiunto questa mattina nel corso della riunione organizzata dall’Assessorato all’Ambiente, alla quale hanno preso parte i rappresentanti politici e i funzionari tecnici di Puglia, Abruzzo, Marche, Umbria e Molise.
“Abbiamo deciso – spiega l’assessore Mario Mazzocca – di andare a Roma con una tesi comune, incentrata sostanzialmente su tre assunti: 1)sciogliere il nodo del tratto pugliese Massafra- Biccari dell’infrastruttura; 2) non esprimere alcun assenso all’Intesa sul progetto fintantoché non saranno sciolti i nodi relativi alla centrale di compressione di Sulmona; 3) spostare la discussione sui tavoli della Conferenza Stato Regioni”.
Per Manlio Mariotti, consigliere regionale delegato dell’Umbria, “non aver costruito negli anni passati una posizione unitaria ha avuto pesanti ripercussioni, che oggi cerchiamo di risolvere proprio assumendo un atteggiamento costruttivo basato su un’identità di vedute”. “Siamo d’accordo nella necessità di diluire i tempi e dare la possibilità alle amministrazioni di condividere con i territori le esigenze delle comunità”, spiega l’assessore Maura Malaspina della Regione Marche, che con la Regione Molise ha assicurato collaborazione piena, al fine di giungere ad un esito positivo di una vicenda che investe i temi della tutela ambientale, della sicurezza sismica e, più in generale, il futuro di interi territori.
La sottoscrizione dell’accordo raggiunto questa mattina sarà sottoposto all’approvazione anche della regione Emilia Romagna, “così daremo ancora più forza alla nostra posizione – conclude Mazzocca – e avremo maggiori possibilità che il Governo rifletta sui procedimenti autorizzativi”.
La Regione Abruzzo, per il tramite dell’assessore Mazzocca, è stata inoltre delegata a rappresentare alla riunione della Conferenza di Servizio del 24 le regioni intervenute questa mattina.