L’Aquila. ‘Il progetto di unificare l’ATER in un’azienda unica e’ sicuramente una buona idea ed il Centro democratico è pronto a collaborare per migliorare il disegno di legge dell’Assessore Di Matteo già dalla seduta della I commissione convocata per il prossimo 25 febbraio, ove si discuterà anche la proposta di riforma della minoranza. Tuttavia, nell’impostazione del disegno di legge, si rileva il problema sostanziale della realtà di L’Aquila e provincia, nella quale ci sono esigenze peculiari, a causa del post terremoto, rispetto sia alle altre ATER abruzzesi, sia alle priorità che dovranno essere dell’ATER unica’. Lo afferma in una nota Maurizio Di Nicola, capogruppo del gruppo consiliare Centro Democratico.
‘L’unificazione delle ATER imporrà, ad esempio, un sistema unico informatico, di bilancio, tecnico, di manutenzione, di appalti, una razionalizzazione delle risorse umane ed economiche e, in questo momento, L’Aquila non può permettersi la distrazione dalla sua missione principale, vale a dire quella di ottemperare al dovere della ricostruzione del patrimonio di edilizia residenziale devastato dal sisma del 6 aprile 2009. Inoltre, la delibera CIPE, di prossima approvazione, lascia sperare in ulteriori 27 milioni di euro per continuare il secondo step di ricostruzione per le abitazioni classificate ‘E’ (molto danneggiate), motivo per cui le forze dell’ATER di L’Aquila dovranno essere immediatamente canalizzate verso lo sforzo di organizzare le gare d’appalto e ricostruire gli edifici programmati’, continua Di Nicola, che insiste ulteriormente.
‘Se l’ATER di L’Aquila fosse costretta ad entrare nella cosiddetta ARA, si fermerebbero o, nella migliore delle ipotesi, si rallenterebbero enormemente le operazioni della ricostruzione, generando la giusta ira dei cittadini che attendono il rientro nelle proprie case da troppo tempo. Tutti i meccanismi di raccordo tra i soggetti pubblici ed il patrimonio di esperienze, costruiti in questi anni, sconterebbero inevitabilmente la necessità della partenza di una nuova organizzazione con il rischio di inaccettabili ritardi. Riteniamo, pertanto, come evidenziato già dal consigliere Pietrucci, che l’ATER di L’Aquila debba avere un percorso differenziato per l’approdo nell’azienda unica, un approdo che non può non tener conto dei tempi, già noti, relativi alle attività finanziate di ricostruzione’, conclude Di Nicola.
‘Di questo intendiamo ragionare in Commissione con le forze politiche e con l’Assessore proponente, che certamente molto si è prodigato per un’utile riforma, nell’interesse di una popolazione che, ancora provata, vedrebbe minato l’esercizio del diritto alla casa’.