L’Aquila. “Il governo regionale ritenere prioritario, nell’ambito della più generale verifica e riforma degli enti partecipati, l’intervento sull’Agenzia regionale attività produttive (Arap)”. È quanto afferma il vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Giovanni Lolli, al termine della Giunta regionale che ha affrontato il destino dell’Arap “facendo entrare in questo modo nell’agenda politica il futuro e l’organizzazione di uno strumento fondamentale a supporto della politica industriale in regione”.
Proprio in sede di Giunta, si è evidenziato che “i gravi ritardi e le inefficienze che si riscontrano nella funzionalità dell’ente sono il frutto di un frettoloso processo di fusione degli ex Consorzi industriali, non supportato da un progetto coerente e condiviso di sviluppo industriale della regione”. L’attuale situazione, dunque, impone un “deciso cambio di marcia” e in questo senso la Giunta regionale ha individuato un percorso indifferibile che prevede, spiega il vicepresidente Lolli, “la piena attuazione dei compiti e delle funzioni dell’Arap, definite dalla legge 23/2011, con particolare riferimento all’efficacia e all’efficienza dei servizi essenziali indispensabili a garantire le attività delle imprese insediate e procedere alla implementazione dei servizi ambientali e servizi innovativi, per la reale competitività del territorio in modo da sostenere i livelli occupazionali e qualificare l’intera offerta economica della Regione”.
Non solo, aggiunge Lolli, “la nomina urgente del nuovo consiglio di amministrazione alla luce delle conclusioni delle procedure per la costituzione dell’elenco regionale dei componenti gli organi di amministrazione, ai sensi dell’art. 29 della legge regionale 25/2014; la condivisione e pieno coinvolgimento dei sindaci, delle organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria al fine di perseguire una organica e funzionale organizzazione in relazione alle esigenze dei territori.
In questo senso – conclude il Vicepresidente – sono stati già avviati incontri specifici con i sindaci dei territori interessati”.