L’arresto di Antonio Sorgi, la Riserva naturale Borsacchio e l’istanza Villa Mazzarosa

borsacchioL’arresto del superdirigente regionale, accusato di corruzione e turbativa d’asta, ha destato molto scalpore e mi ha fatto ricordare i tanti incontri-scontri, che le Associazioni ambientaliste hanno avuto con Sorgi nell’arco di un decennio.

Come direttore del settore “Parchi, Territorio, Ambiente ed Energia”, il Re Sole, come veniva chiamato dai suoi sodali, è stato un paladino della riperimetrazione della Riserva naturale Borsacchio ed ha poi favorito, come coordinatore del Comitato di VIA, l’approvazione dell’istanza Villa Mazzarosa, per la ricerca di idrocarburi nel territorio rosetano (da Cologna al fiume Vomano e dalla battigia alla collina).
Tante sono state le istanze approvate, e già ieri il consigliere regionale Domenico Pettinari, oltre alla sospensione immediata del superdirigente, ha chiesto “di procedere ad una verifica di legittimità di tutti gli atti emanati dal Comitato di VIA”.
Sicuramente tale verifica, se attuata, scontenterà l’Amministrazione comunale di Roseto che, dopo aver approvato la riperimetrazione della nostra area protetta, “ha espresso soddisfazione” quando è stato concesso il nulla osta all’istanza Villa Mazzarosa.
Sempre a Roseto, Antonio Sorgi è stato relatore nel Convegno “Un nuovo percorso per cambiare la città: urbanistica partecipata e sostenibilità ambientale”, svoltosi il 26 ottobre 2013 al Palazzo del mare. E il sindaco Enio Pavone, soddisfatto per una così onorevole presenza, lo ringraziò pubblicamente.
Eppure, si può ben dire che l’arresto di Sorgi non è stata una sorpresa, ma un evento annunciato, in quanto molti di quelli che hanno affossato la Riserva naturale Borsacchio, allo scopo di favorire la Consorteria degli Affari, hanno poi dovuto fare i conti con la Magistratura per altri reati.
Ed ecco, a vario titolo, la lunga lista dei politici che risultano indagati, o sotto processo, o condannati: Argirò Nicola, Boschetti Antonio, Castiglione Alfredo, Catarra Valter, Cesarone Camillo, Chiavaroli Ricardo, Chiodi Giovanni, De Fanis Luigi, De Matteis Giorgio, Di Paolo Angelo, Febbo Mauro, Gatti Paolo, Giuliante Gianfranco, Masci Carlo, Nasuti Emilio, Pagano Nazario, Petri Alessandra, Prospero Antonio, Rabbuffo Berardo, Sospiri Lorenzo, Tagliente Giuseppe, Terra Luciano, Venturoni Lanfranco, Verì Nicoletta.
Certamente la maledizione del Borsacchio continuerà la sua mission senza eccezioni, e raggiungerà gli altri politici ed amministratori che hanno approvato la scellerata riperimetrazione della nostra area protetta, diventata una discarica a cielo aperto.
Il cerchio si sta chiudendo e adesso sotto a chi tocca!
Franco Sbrolla

 

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