L’Arcivescovo Forte e l’Assessore De Matteo alla Messa di Natale del carcere di Chieti VIDEO

La mattina del Santo Natale è iniziata per l’Arcivescovo della Diocesi di Chieti – Vasto, Mons. Bruno Forte all’insegna del conforto,dell’aiuto e della solidarietà verso gli ultimi, i più deboli e  gli emarginati.

Infatti, l’arcivescovo metropolita teatino è stato ospite della Casa Circondariale di Chieti in località Madonna del Freddo, dove ha lasciato il suo messaggio di amore e di speranza di una nuova vita migliore per i detenuti del penitenziario teatino.
Alla presenza della Direttrice e del Comandante del carcere teatino, degli ausiliari penitenziari e di circa una settantina di detenuti, l’erede degli apostoli di Cristo ha tenuto la Santa Messa di Natale nella palestra della struttura che è stata adibita a Chiesa per l’occasione. Presente in prima fila anche l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Chieti, Emilia De Matteo. Oltre Mons. Bruno Forte, alla fine della celebrazione è intervenuta brevemente la Direttrice della struttura e un detenuto che collabora con la redazione del giornale delle carceri italiane “Le Voci da dentro” che ha colto l’occasione per lanciare un messaggio di augurio per tutti. L’evento è durato circa un’ora e ai detenuti sono stati regalati dal presule teatino santini della madonna dei miracoli e da “Babbo Natale” dei torroni e altri dolci natalizi acquistati e confezionati da alcune suore. I detenuti per festeggiare il Santo Natale hanno allestito un coro di canti natalizi e hanno regalato al Vescovo un portacarte di gesso con scolpito sopra un crocifisso, realizzato da loro. Anche noi siamo stati invitati alla cerimonia e abbiamo intervistato sia il presule teatino, recentemente nominato segretario speciale della III assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi che si terrà in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014, sul tema “Le sfide della famiglia nel contesto della evangelizzazione”, sia l’Assessore Emilia De Matteo insieme alla Dottoressa Lesti che ci ha illustrato un progetto recentemente portato avanti dalle carceri teatine con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Chieti.

Tratto da Il Censorino Teatino

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