“Si tratta di un servizio per il quale è stata attivata una forma per il momento sperimentale”, fa notare la Asl. “Come tale è caratterizzata da un algoritmo semplice, che già nelle prossime ore, come da programma, sarà più complesso e che dalla fine del mese (conclusa la sperimentazione), sarà completamente diverso. Quando infatti sarà a pieno ritmo, il servizio sarà attivo con un sistema in cui saranno gli stessi pazienti a scegliere la propria password. Siamo comunque molto soddisfatti che già in questa prima fase ci sia stata tanta attenzione, che non ci aspettavamo di certo. E’ anche vero, però, che il meccanismo della privacy non è mai abbastanza sicuro se è vero, come è vero, che più di dieci anni fa un tecnico dell’ufficio informatico della Università de L’Aquila stupì il mondo entrando, con un’operazione di hackeraggio, nel sistema informatico della Casa Bianca. Ovviamente faremo di tutto (ed è garantito che il sistema attivo da fine mese sarà sicurissimo), per garantire la privacy dei cittadini che usufruiranno del servizio ma riteniamo nel contempo che i fruitori dei servizi, in media, non siano intenzionati a penetrare ogni sistema solo per il gusto di farlo. Intanto, nel ringraziare ancora, ci compiacciamo di nuovo del favore che il nostro nuovo servizio riscuote e abbiamo testato quanto ce ne sia bisogno, se il sindaco di Giulianova, come l’articolo illustra, questa mattina era in fila allo sportello per un semplice ritiro di risultati di laboratorio. Siamo lieti di potere offrire già da oggi il servizio, più sicuro, alla cittadinanza, confermando che sarà sicurissimo tra un paio di settimane”.