Teramo. Con gioia viva plaudo al felice epilogo delle peripezie di Biancone, tramite la sua adozione.
E altresì non poteva essere in virtù di più e più testimonianze a favore della sua innocenza, come profusamente riportato da varie fonti giornalistiche. Ergo la liberazione prima e l’adozione successiva di Biancone è da leggersi non solo come gesto di civiltà e buon senso dimostrato (in primis da parte del Comune di Teramo), ma quanto segno di intelligenza: se è intenzionato a fare del bene, l’essere umano ne è capace.
Roberta Papa – Trento