No alla guerra contro la Siria

obama2L’aggressione imperialista alla Siria del Presidente Assad è voluta dai grandi monopolisti di Wall Street, che impongono le proprie  decisioni al complesso Pentagono, Cia, Nato, a loro asservito.Un’aggressione che arriva dopo che per due anni l’imperialismo Usa, in alleanza/competizione con i suoi alleati europei, Sauditi e Qatarioti, ha fomentato una ribellione funzionale ai suoi interessi economico-strategici, finanziando e armando la cosiddetta Opposizione siriana, che altro non è che un’accozzaglia di mercenari che si stanno macchiando di crimini di ogni genere.

Gli Stati Uniti hanno incoraggiato e consentito alle forze sovversive, col beneplacito dell’informazione connivente e a loro asservita, ogni genere di crimine.Oggi essi pretendono, attraverso accuse strumentali e indimostrabili, di scatenare una nuova guerra, nel tentativo di rovesciare un popolo e governo colpevoli di non piegarsi ai voleri dell’Impero.A tale riguardo occorre ricordare che non più tardi del maggio scorso Carla del Ponte, il magistrato svizzero ex procuratore del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia dal 1999 al 2007, affermava che le “Nazioni Unite hanno le prove che – finora – ad utilizzare “armi chimiche”, a partire dal letale “gas sarin”, in Siria sono stati gli insorti e non gli uomini fedeli al regime di Bashar al Assad. Ad oltrepassare quindi il limite invalicabile (la “red line”) di cui ha parlato piu’ volte Barack Obama sarebbero state le forze dell’opposizione.Il Partito dei Comunisti Italiani della Federazione provinciale di Teramo, denuncia il carattere imperialista e guerrafondaio della strategia monopolista  in corso, e rileva come, di fronte alle minacce, la ferma denuncia delle masse lavoratrici e delle forze progressiste di tutto il mondo, unitariamente al saldo atteggiamento di Cina, Russia e dei paesi latino americani e da ultimo l’Egitto, ha aperto crepe e contraddizioni nel già diviso fronte imperialista, e persino all’interno degli stessi sovversivi, che ammettono loro stessi di ricorrere all’uso dei gas nervini (come affermato dalla stessa Del Ponte), fornitigli proprio da coloro che oggi invocano l’intervento “umanitario”. Il voto contrario del parlamento inglese, la titubanza di quello francese di fronte all’interventismo presidenzialista di Hollande, e l’impegno del Ministro degli Esteri italiano Bonino, sono elementi da rimarcare e cogliere positivamente. Il Pdci di Teramo invita alla più ampia mobilitazione unitaria di lavoratori, rappresentati istituzionali, politici, sindacali e culturali, e di tutti coloro che si riconoscono nei valori della pace e del progresso .Occorre fermare definitivamente i criminali disegni di guerra e distruzione che un pugno di monopolisti senza morale né prospettiva storica vorrebbe imporre a tutta l’umanità, per proseguire sulla via tracciata dalla nostra Costituzione antifascista.

(Federazione provinciale Pdci Teramo)

 

 

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