Il suo esempio di limpida fede politica, la sua partecipazione al movimento antifascista giuliese, il suo ruolo di dirigente appassionato della Federterra e poi dell’INCA-CGIL di Giulianova, che con altri movimenti sindacali nella nostra provincia si era tanto battuto, per la sua grande e sincera disponibilità umana e morale in difesa dei più umili e soprattutto dei lavoratori tutti, credo sia giusto che la sua figura degna non solo di essere onorata, ma anche ricordata alle future generazioni attraverso l’intitolazione di una strada o piazza. Le mie affermazioni sono senza faziosità o retorica, poiché credo che medesima considerazione e giudizio hanno espresso su mio padre anche quanti non si riconoscevano nelle sue battaglie e nelle sue idee.