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Chieti, rischio trasferimento per la sede provvisoria del Comune

Chieti. Grande rumore nell’opinione pubblica teatina ha suscitato la notizia pubblicizzata dagli organi d’informazione della decisione di trasferire la sede provvisoria del Comune di Chieti dalla sede della ex Banca d’Italia in Corso Marrucino ad altro locale disponibile poiché i costi di affitto della struttura sono troppo alti per le casse comunali.

Si è parlato della necessità di trasferire la sede centrale del Comune di Chieti allo Scalo (soluzione inverosimile e difficilmente praticabile) oppure di trasferire provvisoriamente il tutto nei locali dell’attiguo palazzo dell’ex Upim, un’ ottima soluzione facilmente praticabile, dato che ha un canone di affitto più basso e si trova di fronte al palazzo della ex Banca d’Italia. A tal proposito, appare giusto trasferire, con la riapertura della sede provvisoria comunale di Piazza Carafa, annunciata dal Sindaco e dall’Assessore ai Lavori Pubblici, sezioni degli uffici comunali a Chieti Scalo come una distaccata dei vigili urbani, dell’ufficio anagrafe (già sito provvisoriamente nell’immobile del mercato coperto di Via Ortona) e magari del protocollo; ma la diatriba sull’affitto elevato della sede provvisoria comunale inevitabilmente riporta al centro dell’attenzione la spinosa questione della chiusura da anni per ristrutturazione della sede storica del Comune di Chieti in Piazza San Giustino: “Palazzo d’Achille”. Su “Palazzo d’Achille” sono già stati realizzati lavori di manutenzione straordinaria con rifacimento della copertura ( tetto), concessi con determinazione n.904 del 31 marzo 2008, per un importo dei lavori a base d’asta di 193.762,33. Ad aprile 2009 c’è stato il terremoto aquilano e “Palazzo d’Achille”,rimasto lesionato, è stato dichiarato inagibile. Nel Giugno 2010, secondo quanto dichiarato dal Sindaco Di Primio agli organi d’informazione “si è conclusa la trattativa avviata dall’Amministrazione Comunale per l’ottenimento del risarcimento dei danni causati dal terremoto” non solo per la sede del Comune, ma anche per il Teatro Marrucino e per altre strutture di proprietà municipale. Per quanto riguarda “Palazzo d’Achille”, sempre secondo quanto dichiarato dal Sindaco Di Primio il 22 giugno 2010, dei 3.750.000,00 euro già incassati quale indennizzo, 3.600.000,00 sarebbero stati destinati al recupero degli immobili. Il Sindaco Di Primio all’epoca aveva anche annunciato di aver dato, insieme alla collaborazione dell’Assessore ai Lavori Pubblici, le opportune disposizioni per avviare le procedure di ristrutturazione “per restituire, nel più breve tempo possibile, alla città la Sede Comunale e ai dipendenti spazi idonei”. Ma, a tutt’oggi la sede comunale di “Palazzo d’Achille” in Piazza San Giustino, come si evince dalle fotografie allegate ( foto 1-2) è ancora un cantiere a cielo aperto, imbragata con impalcature e ponteggi (che dovrebbero essere di proprietà comunale) che deturpano l’estetica dell’antico palazzo e di tutta la piazza, creando probabilmente problemi anche di ordine igienico – sanitario ( presumibilmente per le polveri e per i ratti che potrebbero trovare rifugio nel palazzo abbandonato), finanche alle attività commerciali dell’attigua Via Chiarini (foto 3) su cui si affaccia un’ala di “Palazzo d’Achille”. Pertanto, appare doveroso chiedere alle autorità comunali competenti: A che punto sono praticamente le procedure per avviare la ristrutturazione dell’immobile comunale? Quando il Comune avvierà concretamente i lavori per completare la ristrutturazione di “Palazzo d’Achille”? Perché non sono ancora partiti i lavori? E’ stato già presentato un progetto per la ristrutturazione dell’antico immobile comunale? E’ stata già fatta una nuova gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di “Palazzo d’Achille”? A queste domande il Sindaco e l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti devono rispondere alla cittadinanza.

Dott. Cristiano Vignali

tratto da www.censorinoteatino.blogspot.it