Un giovane neolaureto in medicina torna a casa dal papà anch’egli medico per fare un po’ di pratica assieme a lui. Il padre, fiero della laurea del figlio, lo scoraggia immediatamente: “Caro, la laurea t serv sol pe ‘mbarà li cus teoriche, ma è sul campo ca s ‘mbare di chiù. Uje vì ngh me a fa lu gir di li visite e capirai”. Si recano dalla prima persona che ha richiesto la visita a domicilio. Entrano in casa e vedono una donna malconcia sdraiata a letto. Il padre la visita e, nello scrivere due righe sul taccuino, gli cade la penna a terra. La raccoglie e dice alla signora: “Si riposi e smetta di fare i lavori di casa in modo così maniacale” Escono dalla casa e il figlio chiede al padre: “Ma com cazz i fatt a sapè ca sctà sembre a pulì la casa??” “Semblice, quand so fatt cascà appost la penn jo n’derra, mentr la stav a raccoje so viste ca non ci stev nu fil d polvere..!”. Alla casa successiva il padre decide di far provare al figlio. Entrano in casa e c’è una donna a letto. Il giovane la visita e poi fa cadere anche lui la penna a terra. “Bene signora, stia tranquilla e non faccia per un po’ lavori per la parrocchia”. Escono. A questo punto il padre domanda incuriosito “Ma com i fatt a sape che fa lavori pe la chijes?” “Semblice, quando sò fatt cascà la penn, m so abbassat pe raccojell e sò vist lu pret sotto a lu lett..”