Sigaretta elettronica: una soluzione per smettere di fumare?

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Uno studio del 2004 del DCD National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion ha stabilito che il fumo di sigaretta contiene oltre 4800 sostanze chimiche diverse, di cui ben 69 che causano il cancro.

 

Dati allarmanti, ma la sensazione di tirare e aspirare un sapore, quella di produrre del fumo, la gestualità non riescono a indebolire il desiderio del fumatore. Nel cervello viene prodotta la dopamina, una sostanza del piacere.

 

La sigaretta elettronica o e-cig, in inglese, è stata ideata per i fumatori che vogliono ridurre il consumo di tabacco o magari smettere di fumare totalmente.

La sigaretta elettronica imita una sigaretta normale riproducendo delle sensazioni simili a quelle che si hanno con le sigarette tradizionali, ma senza pericoli per la propria salute e a prezzo contenuto.

 

Riproduce dei gesti e delle sensazioni provate dal fumatore quali: il colpo in gola, il gusto, il fumo, la nicotina le cui quantità possono essere alte o minime, ma senza combustione.

“Vaporizzatore” è il secondo nome con cui indicare la sigaretta elettronica in quanto non fa altro che scaldare un liquido, composto da glicole propilenico e glicerina vegetale, entrambi innocui e utilizzati da tempo nell’industria alimentare e cosmetica, fino a farlo diventare vapore.

Non contiene catrame, né monossido di carbonio, non ingiallisce i denti, non fa puzzare ambienti e vestiti e soprattutto non è cancerogena.

 

La sigaretta elettronica può essere attivata manualmente, innescando una lieve pressione su un pulsante posto sul lato della batteria o automaticamente al momento del tiro.

La batteria, l’estremità finale della sigaretta, fornisce energia all’atomizzatore, posto tra la cartuccia e la batteria stessa. L’atomizzatore scalda il liquido che è contenuto nella cartuccia e questo si vaporizza ed esce dal buco posto sulla cartuccia finendo nella bocca del fumatore.

La sigaretta elettronica quindi non brucia e non si consuma, non contiene catrame né tabacco.

 

La nicotina dà assuefazione non è sicuramente la sostanza più pericolosa presente nelle sigarette e secondo alcuni studi pare che il suo potere vasocostrittore non sia stato effettivamente mai provato scientificamente. Essa accelera leggermente il battito cardiaco dando la sensazione di avere più energia, stimola il metabolismo

 

Le sigarette elettroniche possono contenere nicotina o meno.

Chi passa dalle sigarette tradizionali alle elettroniche, però, difficilmente riuscirà a passare direttamente a 0 nicotina. Il percorso più frequente consiste nel partire da una gradazione media e poi scendere col tempo fino a gradazioni più basse o nulle.

 

I prezzi di una sigaretta elettronica si aggirano attorno ai 30 euro, 100ml di liquido non aromatizzato con contenuto di nicotina pari a 18mg/ml costano 30 euro. Un ex-fumatore di 20 sigarette al giorno consumerà 6 cartucce al giorno da 0,25 ml l’una al costo totale giornaliero di 0,43 euro contro i 3,50 medi di un pacchetto di sigarette.

 

Una sigaretta elettronica dura da un minimo di qualche settimana a diversi mesi. Le batterie possono essere caricate e ricaricate e le cartucce possono essere ricaricate praticamente all’infinito.

Il componente più delicato è l’atomizzatore, che costa da solo circa 15 euro e dura in genere almeno un paio di mesi.

 

La sigaretta elettronica la trovate in farmacia da rivenditori specializzati ed online.

 

Ma dal meeting della European Respiratory Society (Ers), a Vienna, è stato lanciato l’allarme: le cosiddette “e-cig” potrebbero causare danni ai polmoni.

La ricerca dell’Università di Atene, presentata a Vienna, ha voluto affrontare la questione degli effetti a breve termine delle e-cig, su persone diverse. Sono stati coinvolti 8 individui che non avevano mai fumato e 24 tabagisti, di cui 11 con funzione polmonare normale e 13 con broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) o asma. Ogni volontario ha utilizzato una sigaretta elettronica per 10 minuti. I ricercatori greci hanno poi misurato l’aumento della resistenza delle vie aeree (broncocostrizione) mediante una serie di test, compreso quellospirometrico.

 

I risultati hanno mostrato che, nei soggetti sani, c’è stato un aumento statisticamente significativo della resistenza delle vie aeree in media del 182-206%, che perdura per 10 minuti. Nei fumatori con spirometria normale, l’aumento è risultato in media pari a +176 220%. Nei pazienti con Bpco e asma, l’uso di una e-cig sembra invece non avere un effetto immediato.

 

Christina Gratziou, presidente del Comitato per il controllo del tabacco Ers, ha affermato: “Non sappiamo ancora se questi dispositivi siano più sicuri rispetto alle sigarette normali, nonostante vengano sponsorizzati così. Questa ricerca ci aiuta a capire come questi prodotti possano essere potenzialmente dannosi. Abbiamo rilevato un immediato aumento della resistenza delle vie aeree nel nostro gruppo di partecipanti, il che suggerisce che le sigarette elettroniche possono causare un danno immediato dopo che sono state utilizzate. Saranno necessarie ulteriori ricerche per capire se questo danno abbia anche effetti nel lungo termine”.

 

Il consiglio dell’Ers è di “seguire le linee guida ufficiali sui trattamenti per smettere di fumare, con sistemi basati sulle evidenze cliniche che non sostengono l’uso di tali prodotti”

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