L’Aquila. Migliorare la competitività dei produttori di carne di cinghiale e derivati, prevedendo una migliore integrazione nella filiera agroalimentare attraverso la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali.
La carne di cinghiale infatti è oggi una risorsa ampiamente disponibile in Abruzzo, ma non appieno utilizzabile in quanto i migliaia di capi che ogni anno vengono abbattuti sia durante la caccia sia durante le operazioni di controllo, di fatto non sono disponibili per il mercato.
A questo mira il bando emanato dall’assessorato all’agricoltura relativo alla selezione dei progetti di cooperazione di microfiliera che costituisce la prima fase di attuazione dei Progetti Integrati di Filiera individuati, nella strategia del PSR Abruzzo 2014/2020.
“Il progetto”, come ha spiegato l’assessore Dino Pepe, “propone un migliore approccio dei mercati relativamente a questo prodotto ritenuto di nicchia, prevedendo l’attivazione di una filiera di controllo sia sanitario che di qualità, che faccia anche emergere le reali dimensioni economiche dovute alla compravendita del prodotto”.
Anche al fine di affrontare la preoccupante problematica afferente il contenimento dei danni causati dalla prolificazione degli ungulati, il bando prevede una specifica riserva di risorse (400 mila euro) destinate a finanziare le imprese agricole regionali che, unitamente alle associazioni di categoria ed ad altri potenziali operatori di filiera interessati, presentano progetti finalizzati alla valorizzazione in loco della selvaggina, in particolare dei cinghiali abbattuti o catturati.
Questa misura prevede la trasformazione e l’avvio di queste produzioni anche alla grande distribuzione consentendo agli agricoltori di aprire attività di trasformazione e vendita delle carni di cinghiale da avviare al mercato. La Misura, dando un impulso alla commercializzazione delle carni di cinghiale, consentirà di attivare la svolta da lungo tempo attesa per trasformare questa calamità in risorsa economica per le aziende agricole.
Secondo Pepe, il “progetto di microfiliera dovrà essere realizzato attorno ad un business plan di filiera in cui sono indicate le problematiche da affrontare e sono individuate le strategie per raggiungere gli obiettivi fissati, nonché i soggetti coinvolti e le modalità che si intendono adottare per concretizzare le azioni scelte”.
Il progetto può prevedere una serie di azioni organiche di carattere orizzontale tese a creare o a rafforzare i rapporti della filiera, che coinvolgono un insieme di aziende appartenenti a diversi segmenti della filiera stessa come produttori agricoli, macellatori, trasformatori, distributori di prodotti finiti.
Sul sito www.regione.abruzzo.it/agricoltura e sulla piattaforma https://app.regione.abruzzo.it/avvisipubblici/ è stato pubblicato il bando. La scadenza delle presentazione delle domande di partecipazione alla selezione è prevista per le ore 14,00 del 30 settembre 2017.