L’Aquila. La protesta degli agricoltori per i danni da fauna selvatica non indennizzati si è spostata da Rocca di Mezzo, sede del Parco Velino Sirente, nel capoluogo di fronte a palazzo dell’emiciclo, sede del consiglio regionale, dove era prevista una seduta dell’assemblea.
Un gruppo di agricoltori ha animato un sit-in mentre una delegazione veniva ricevuta da amministratori e consiglieri regionali. Al fianco degli imprenditori Confagricoltura che ha reso noto il raggiungimento di una intesa con la Regione in una riunione che si è svolta ieri.
La mobilitazione mira ad ottenere “un immediato e positivo risultato di liquidazione dei danni complessivamente accertati intorno a circa 300 mila euro per il territorio del Parco, mentre attendono risposta i danni sui terreni agricoli al di fuori dei parchi e delle aree protette che ammontano a circa 4 milioni di euro, in considerazione del fatto che i risarcimenti sono fermi dal 2010”.
Secondo gli agricoltori, “le recenti comunicazioni della UE all’Italia sulla non applicabilità del regolamento de minimis non sono un aspetto secondario e su queste gli uffici regionali devono dare apposita indicazione al Commissario del Parco, a cui compete l’attivazione delle procedure di variazione al proprio bilancio, successivamente da ripristinarsi nel loro impegno con ulteriore dotazione da parte della Regione come previsto dall’art. 5 della LR 10/2003”.
Confagricoltura, in una nota, fa sapere che presterà “la massima attenzione sul mantenimento delle intese intervenute alla sede del parco regionale Sirente Velino.