Pescara. “A ben 17 mesi dall’uscita della Misura ‘Pacchetto Giovani Agricoltori’ del Programma di Sviluppo Rurale, e a quasi un anno dalla sua chiusura, la Regione Abruzzo ancora non riesce a chiudere le istruttorie ed a stilare una graduatoria mentre migliaia di giovani attendono invano una seppur minima risposta sull’esito della propria domanda inoltrata.
Un ritardo assurdo ed inspiegabile che bloccano i 14 milioni di euro del bando Primo insediamento del PSR 2014-2020”.
Questa la denuncia del Presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea come “nonostante le rassicurazione dell’assessore Regionale Dino Pepe e del suo Direttore del Dipartimento Politiche agricole in sede di Commissione vigilanza, dove avevano promesso e garantito che entro il 30 giugno 2017 si sarebbe arrivati alla pubblicazione della graduatoria, oggi, dopo un anno, siamo ancora in alto mare (eufemismo) mentre migliaia di aziende agricole non sanno quale strada intraprendere per il proprio futuro generando caos e malessere economico.
Infatti – continua Febbo – mi risulta che su circa 750 domande arrivate sono state istruite circa 500 tra cui ammesse solo 140 mentre le altre tutte bocciate anche per futili motivi.
Questo modo di procedere produrrà solo ed esclusivamente altri ritardi, infatti sia molti tecnici sia le associazioni di categoria sono sul piede di guerra pronti a denunciare e inoltrare ricorsi amministrativi poiché mai si era verificato una tale situazione caotica presso gli uffici regionali della Direzione Politiche agricole.
A tutto questo – continua Febbo – bisogna aggiungere anche il recente pasticcio creato sulle altre Misure fondamentali quali investimenti e ammodernamento delle aziende (4.1 e 4.2) per oltre 43 milioni di euro scaduti il 31 maggio, dove la Regione non concedendo una proroga, richiesta a gran voce da tutte le organizzazioni professionali, ha commesso prima un danno al mondo agricolo e dopo un enorme caos all’interno della stesa Direzione.
Infatti i due dirigenti responsabili delle Misure hanno chiesto e ottenuto, e su questo saranno sentiti in Commissione di Vigilanza, il proprio trasferimento in altre direzioni lasciando un vuoto incredibile da gestire.
Resta peraltro irrisolta la problematica delle modalità di “punteggio” che sicuramente favoriscono non il mondo agricolo ma quello delle agroindustrie, e su questo presenterò a giorni al difensore civico elenco delle aziende/industrie che risulteranno beneficiarie dei contributi.
Da questo quadro appena delineato viene fuori la totale disorganizzazione e la baraonda che vive oggi la Direzione Politiche agricole della Regione Abruzzo che si ripercuote pesantemente sul comparto primario sempre più esasperato e senza risposte concrete. Danni denunciati dal sottoscritto in più occasioni visto la mala ristrutturazione degli uffici decentrati e la poca oculatezza messa in campo per istruire le Misure del PSR.
Oggi – conclude Febbo – purtroppo abbiamo un’agricoltura in forte crisi che non riceve più né risposte né garanzia dalla Regione Abruzzo con lo spettro di restituire milioni e milioni di euro all’Europa per incapacità di amministrare e gestire i fondi del Programma di Sviluppo Rurale che sono sempre stati una risorsa indispensabili per gli agricoltori abruzzesi. Questa purtroppo è la cruda e amara realtà del Governo D’Alfonso”.