L’Aquila. Il Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha espresso “grande soddisfazione per il risultato ottenuto con l’inserimento del pacchetto Abruzzo nel decreto ‘Milleproroghe’, con cui abbiamo risolto – afferma – il problema dei bilanci dei Comuni e quello del personale precario, rivolgendo la massima attenzione soprattutto ai più piccoli comuni del cratere”.
“Il Governo Gentiloni – ha proseguito Cialente – e in particolare il Sottosegretario Maria Elena Boschi e il Sottosegretario Paola De Micheli, hanno dato continuità a quanto nel mese di ottobre e novembre (in tre diverse occasioni) avevo concordato con l’ex Premier Matteo Renzi ed il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti.
Ancora una volta, l’ennesima, viene premiato il lavoro di squadra per il quale devo ringraziare il Presidente della Giunta Regionale Luciano D’Alfonso, che si è speso come sempre con grande intensità e generosità, il Vice Presidente della Giunta Regionale Giovanni Lolli e la Senatrice Stefania Pezzopane”.
“Per me, per noi, c’è la possibilità di tirare un grande sospiro di sollievo perché siamo in condizioni di redigere entro i primi 10 giorni di Gennaio il bilancio di previsione senza dover ricorrere, come accadde lo scorso anno a causa di un ingorgo normativo, ad un aumento della TARI che sarebbe stato ingiusto ed inaccettabile”.
Per Cialente questo risultato “impone una riflessione politica. In questi difficili anni – ha affermato ancora il Sindaco – indubbiamente il Partito Democratico ha cercato sempre di essere vicino alla nostra tragedia, sin da quando fu l’unica forza politica italiana a stanziare le somme della legge Mancia a favore del Comune dell’Aquila che tanti interventi, grazie a quelle somme è riuscito ad avviare.
Lo stesso vale per i finanziamenti per la ricostruzione; i 6 miliardi che furono finalmente stanziati dal Governo Renzi e che oggi ci permettono di guardare con fiducia alla ricostruzione vedendoci costretti a spingere cittadini e progettistici per ottenere la presentazione di progetti da finanziare”.
“In verità oggi – ha osservato Cialente – abbiamo più finanziamenti che progetti. Con amarezza devo sottolineare che durante il Consiglio Comunale di ieri, da parte delle opposizioni, si rimarcava con una mal celata soddisfazione la notizia che il Governo non avrebbe dato le risorse per il bilancio.
Denuncio ciò per ricordare, in questa fase che coincide con l’ultimo Bilancio della mia lunga Amministrazione della città, il ruolo negativo sempre svolto dalle opposizioni, mai interpreti degli interessi veri della città nei suoi momenti cruciali.
Chiaramente, come abbiamo ribadito anche all’ultimo incontro con il Sottosegretario Boschi, c’è ancora e ci sarà ancora per molto tempo bisogno di un raccordo stretto fra Comuni del Cratere e Governo. Ma siamo fiduciosi: siamo una squadra a L’Aquila, nel cratere, a Roma”.
“Sono particolarmente soddisfatto per come si sono chiusi i lavori con l’approvazione del Bilancio Regionale nella serata del 28 Dicembre, che hanno visto concludersi l’iter legis di alcuni provvedimenti di fondamentale importanza per l’Abruzzo.
Nel cosiddetto “Milleproproghe”, infatti, e a distanza di alcuni mesi di lavoro serratissimo, abbiamo garantito, grazie ad un mio emendamento approvato in aula, l’adeguamento della legge regionale sulla riduzione del rischio sismico alle recenti modifiche introdotte nel regolamento attuativo, dando così definitiva soluzione al gravoso problema riguardante il blocco delle autorizzazioni che altrimenti rischiava di paralizzare le attività dei cantieri impegnati nella ricostruzione del Cratere Sismico.
Dopo numerosi tavoli tecnici di confronto, grazie all’impegno mio e di Giovanni Lolli, al supporto dei degli Ordini tecnico-professionali, in particolare del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Elio Masciovecchio, dell’ANCE Abruzzo, nella persona del Presidente Armando Di Eleuterio, e soprattutto grazie all’encomiabile lavoro del Presidente di ANCE L’Aquila Ettore Baratteli, del Dirigente Vincenzo Rivera, dei tecnici USRA, si sono potute strutturare normativamente le volontà e le speranze dell’Assessore alla Ricostruzione del Comune dell’Aquila, Pietro Di Stefano, del Coordinatore dei Sindaci del Cratere, Francesco di Paolo e della precedente governance ANCE guidata da Gianni Frattale.
Sottolineo che lo sblocco immediato delle numerose pratiche ad oggi pendenti è stato garantito mediante l’inserimento di una norma transitoria, da me e Lolli fortemente voluta, che consentirà agli uffici regionali di rilasciare nei prossimi giorni un’attestazione di avvenuto deposito avente valore di autorizzazione, senza ulteriori obblighi istruttori.
Ad onor del vero, l’intuizione è venuta a due funzionari dell’Usra, l’Ing. Salvo Provenzano e il Dott. Daniele Placidi, che dopo settimane di ricerca e studio hanno indicato e trovato la soluzione al problema. A loro va tutto il mio personale ringraziamento, segno palese che all’interno dei nostri uffici speciali ci sono delle professionalità straordinarie , delle eccellenze a cui dovremmo rivolgere più attenzione, valorizzazione e tutela.
Per quanto riguarda, invece, il futuro, le pratiche saranno sottoposte a sorteggio, fatti salvi specifici casi individuati dalla legge, con conseguente riduzione permanente dei tempi di rilascio delle autorizzazioni. L’iniziativa legislativa non deriva affatto dal recepimento di disposizioni nazionali (Legge Madia), ma è frutto del proficuo lavoro di concertazione nei tavoli tecnici.
Analoga attenzione è stata riservata alla proroga dei termini di presentazione delle istanze relative al recupero dei sottotetti, all’applicazione del Piano Casa ed alla integrazione documentale delle domande di sanatoria edilizia, ancora pendenti, inviate ai sensi e nei termini previsti dalla legislazione nazionale.
Abbiamo raccolto le istanze dei cittadini e dei professionisti del settore: con tali proroghe, oltre a garantire adeguati introiti per le Amministrazioni pubbliche interessate, si garantisce adeguato sostegno al settore edilizio, stategico, poichè rappresenta una parte importante del PIl regionale”.
‘Nel Decreto Milleproroghe arrivano finalmente le tanto attese proroghe dei contratti a tempo determinato e dei co.co.co. Ben fatto, ma certamente è soltanto l’inizio di un impegno che deve vedere garanzie occupazionali per i tanti lavoratori che in modo precario prestano la loro opera all’interno delle pubbliche amministrazioni.
La Cgil e la Fp-Cgil sono stati in questi anni in prima linea per ricercare soluzioni normative finalizzate a dare certezza a chi continua a garantire servizi alla collettività. Parliamo di lavoratori impegnati nella ricostruzione edilizia, sociale ed economica del cratere sismico del 2009.
Non a caso nei tavoli istituzionali costituiti successivamente al sisma del 6 aprile 2009 e che hanno visto il coordinamento della Regione Abruzzo con la partecipazione delle forze sociali del territorio, dei parlamentari e delle figure di governo, in particolare del sottosegretario De Micheli, la Cgil ha evidenziato la necessità, anche attraverso proposte normative accolte nei vari provvedimenti che si sono succeduti in questi anni, di avviare un tavolo di confronto specifico per affrontare in modo organico e definitivo il problema del personale impegnato nella filiera della ricostruzione ai vari livelli istituzionali, quali Comune dell’Aquila, Comuni del cratere, Uffici Speciali.
Tale urgenza risponde, allora come oggi, alla necessità di dare certezze ai processi di ricostruzione e ai tanti lavoratori e lavoratrici che nell’ambito degli stessi processi sono costretti a fare i conti le eventuali proroghe contrattuali, che puntualmente arrivano l’ultimo giorno utile rispetto alle scadenze.
È urgente riaprire immediatamente il tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, istituzioni, parti sociali e governo, al fine di trovare le necessarie soluzioni di continuità lavorativa ai lavoratori e alle lavoratrici che quotidianamente sono impegnati nei complessi processi di ricostruzione edilizia, sociale ed economica del cratere sismico del 6 aprile 2009.
Innanzitutto si faccia una seria mappatura delle varie condizioni lavorative del personale, sia degli assunti a tempo indeterminato che dei precari, e si ricerchino soluzioni organiche tali da ricomporre l’unità dei lavoratori e costruire definitivamente una condizione di garanzia lavorativa e salariale.
Dare risposte certe vuol dire evitare inutili divisioni, anche tra i lavoratori; la politica deve farsi carico, in modo responsabile, di accompagnare le varie esigenze che si sono manifestate a seguito dei provvedimenti normativi sul terremoto, tenendo ben presente le prossime scadenze quali: il 2017 per i co.co.co, il 2018 per i contratti a tempo determinato del Comune dell’Aquila e degli Uffici Speciali e il 2021 indicata in normativa come data di fine ricostruzione.
A questi problemi si aggiungono quelli relativi al nuovo cratere sismico e alle conseguenti difficoltà riscontrate in questi mesi per definire le strutture necessarie al processo di ricostruzione degli altri territori che insistono nei comuni dell’aquilano e del teramano. Ripartiamo dal lavoro per costruire il futuro dei nostri territori e che sia un lavoro stabile e di qualità valorizzando le tante professionalità acquisite che certamente rappresentano un valore per la collettività’, dichiarano Umberto Trasatti, segretario (Cgil L’Aquila) e Francesco Marrelli (segretario Fp-Cgil L’Aquila).