Pescara. La pesante flessione di 35 mila occupati subita nei primi nove mesi 2015, che in valore percentuale è stata del 6,9%, fa dell’Abruzzo il fanalino di coda delle regioni italiane;
l’export ha segnato una flessione dell’1,4%, valore in controtendenza con il dato nazionale che invece è cresciuto del 2,9%, mentre il Pil in Abruzzo nel 2014 ha subito un decremento del 2,5%, (dati Istat) e che pone la regione all’ultimo posto a livello nazionale.
I dati emergono dal rapporto diffuso da Aldo Ronci.