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WWF Abruzzo, nuova organizzazione regionale. Tutela del territorio e lotta alla petrolizzazione

Essere più incisivi sul territorio attraverso una riorganizzazione regionale. E’ stata presentata questa mattina a Pescara la nuova mappa del Wwf in Abruzzo che, accanto alle organizzazioni locali, vede l’associazione impegnata nella gestione delle quattro oasi naturalistiche, l’Oasi del Lago di Penne, l’Oasi del Lago di Serranella nei tre Comuni di Altino, Casoli e Sant’Eusanio del Sangro, l’Oasi delle Gole del Sagittario ad Anversa, l’Oasi dei Calanchi di Atri, alle quali si aggiunge l’Oasi delle Cascate del Rio Verde a Borrello con cui il WWF collabora attivamente.

La presenza dell’associazione in regione risale ai primi anni ’70 e, grazie alla presenza dei suoi numerosi ecovolontari, si occupa delle principali vertenze ambientali, senza trascurare l’impegno diretto in operazioni di conservazione per specie e habitat di interesse europeo.
Oltre alla vigilanza ambientale attraverso il Nucleo regionale di Guardie volontarie con sede a Lanciano, il Wwf è sempre molto attivo nel campo dell’educazione ambientale, attraverso la stretta collaborazione con i Cea regionali.

Ma, oltre alla conservazione della biodiversità sul territorio, con ad esempio la tutela dell’habitat dell’orso marsicano e all’impegno contro l’inquinamento dei fiumi e il contrasto al consumo del suolo che crea dissesti idrogeologici, è il tema della petrolizzazione che sta attualmente impegnando l’associazione sul territorio, con il braccio di ferro intrapreso con il Governo che vorrebbe far diventare il mare davanti alla costa abruzzese un distretto petrolifero.