Pescara. Stamane l’Anci Abruzzo ha incontrato i rappresentanti di CGIL CISL UIL e ACLI per discutere sui contenuti della Legge di Stabilità 2016 ora in discussione al Parlamento e che impone tagli per il secondo anno consecutivo sul Fondo Patronati.
Dopo i 35milioni del 2015 quest’anno viene prevista una ulteriore diminuzione strutturale del Fondo pari a 15.6%, ovvero da 48milioni a 28 causando gravi limitazioni alle attività di pubblica utilità svolta dai patronati stessi. In Abruzzo attraverso le 121 sedi accreditati nel 2014 sono state gestite 248726 pratiche –utente, si tratta delle fasce più deboli della popolazione abruzzese. Pensionati , disoccupati, stranieri.
L’Anci Abruzzo è impegnata con l’Anci Nazionale nell’impedire i tagli che minano l’uguaglianza di accesso ai diritti sanciti dalla Costituzione – afferma il presidente Luciano Lapenna – e si schiera contro i tagli previsti .
I Comuni riconoscono ai patronati un ruolo importante nel fornire servizi ed informazioni alle cittadinanze. Ad esempio le pratiche ISEE vengono gestite quasi totalmente dai Patronati e sono di un supporto decisivo per le Amministrazioni comunali.
Anci riconosce inoltre che i funzionari di questi uffici svolgono un ruolo con professionalità passione e dedizione. Il taglio proposto porterebbe alla chiusura di molti uffici nel territorio abruzzese , in particolare i più periferici e delle aree interne, indebolendo ulteriormente zone già fragili per le caratteristiche montane e di collegamento con i centri urbani.