Oltre tre anni fa, il Circolo Culturale Marco Porcio Catone il Censore, il cui staff cura il Censorino Teatino, denunciò con una video – segnalazione che finì anche sulle maggiori televisioni e testate giornalistiche regionali il degrado del complesso archeologico dei monumenti di Chieti e diciamo che a tutt’oggi la situazione non è poi tanto migliorata, almeno per quanto riguarda le scritte che sulle mura antiche romane dell’anfiteatro a distanza di tutto questo tempo non sono mai state cancellate, come documentano le foto scattate dal nostro collaboratore Luca Micomonaco.
Le scritte sono sintomatiche dell’ignoranza e del menefreghismo che regna fra la popolazione italiana, ma la Soprintendenza dovrebbe compiere degli interventi come avviene in ogni città storica come la nostra bella Teate Marrucinorum che viene bistrattata e maltrattata dagli stessi garanti della sua maestosità.
Siamo d’accordo sul fatto che per ripulire dalla vernice spray un muro del I secolo d.c. c’è bisogno di operai specializzati che operino sotto la supervisione di un esperto, ma come è possibile che dopo tre anni dalla nostra segnalazione, e dopo anche le sollecitazioni delle autorità locali, chi di dovere non è ancora intervenuto? C’è bisogno di scrivere al Ministero affinché qualcuno si muova?
Tratto da www.censorinoteatino.blogspot.it