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Un altro ritorno a Ortona: Andrea Dell’Oso

Ortona. Dopo Marciano Piovesan, secondo ritorno nel roster della Tombesi: Andrea Dell’Oso vestirà di nuovo il gialloverde. Vincitore dello scorso campionato di serie C1 abruzzese con la maglia del Sambuceto, aveva vinto un campionato, quello di serie B, anche l’anno precedente e proprio con la maglia della Tombesi, in una stagione per lui molto positiva, in cui era uno dei primi cambi dalla panchina che mister Morena si giocava nel corso delle partite. Dopo un anno di assenza, Andrea è pronto a riprendersi il suo posto nella Tombesi:

“Sono molto felice di tornare, ho grandi motivazioni e tanta voglia. Il legame con la Tombesi non si è mai spezzato, perché con il presidente e con gli altri dirigenti c’è un rapporto umano che va oltre il campo, così come sono sempre rimasto in contatto con i compagni della serie B, che sono poi quelli che ritroverò anche quest’anno: Silveira, Adami, Pizzo e Piovesan. La società e lo zoccolo duro della squadra sono rimasti quelli, ed è anche per loro che sono contento di tornare. L’anno scorso ho giocato in C1, a distanza di pochi mesi vivrò un doppio salto di categoria misurandomi con la A2: un po’ di timore per l’impatto con la seconda serie nazionale forse c’è, ma in fin dei conti la A2 me l’ero conquistata sul campo due anni fa e penso di poter dare il mio contributo e ritagliarmi il mio spazio. A questo proposito, ringrazio Cristian Soccio, direttore sportivo del Sambuceto, per aver compreso la grande occasione che mi si è presentata e avermi permesso di coglierla.

Ho seguito la Tombesi lo scorso anno e mi è dispiaciuto soprattutto per l’epilogo, vedendola perdere malamente con il Cassano che, grosso modo, era la stessa squadra su cui eravamo riusciti ad avere la meglio in B con gente come me, o come i miei amici Amelii e Morelli. I grandi nomi non danno garanzie di vincere, ma vedendo il roster che è stato allestito, direi che il presidente ha fatto, ancora una volta, un’ottima squadra, in cui ritrovo un amico come Fernando Calderolli, un ex avversario che mi è sempre piaciuto come Mattia Raguso, e tanti altri ottimi giocatori, guidati da un tecnico bravissimo come Marzuoli, con il quale ho già lavorato alcuni anni fa nell’Adriatica Pescara. Quando il presidente dice che si accontenta di un campionato tranquillo, io non gli credo mai: sarà un’altra stagione in cui ci verrà chiesto di vincere il più possibile, com’è giusto che sia. Io darò il massimo, compatibilmente con lo spazio che mi verrà concesso, per onorare ancora una volta questa maglia”.