Il capitano della nazionale italiana Matteo Trentin ha conquistato in volata il 72° Trofeo Matteotti. Al secondo posto il costaricano Andrey Amador (Movistar), terzo Daniel Savini (Bardiani CSF), che nonostante una caduta a metà gara è riuscito a inserirsi di nuovo nel gruppo di testa, arrivando sul podio. All’attacco anche Fabien Doubey (Wanty Gobert) e l’altro azzurro Matteo Fabbro, quest’ultimo prezioso per la vittoria di Trentin.
Il quintetto ha preso il largo al secondo giro, dopo 38 km, raggiungendo un vantaggio massimo di 4’30” attorno al km 100. Durante la gara numerosi gli attacchi delle squadre inseguitrici, in particolare la Dimension Data, l’Education First e la Neri Selle Italia, che non sono riuscite a riprendere i fuggitivi. Dopo alcuni scatti iniziali al km 38 è arrivato l’allungo dei corridori della nazionale italiana Matteo Trentin e Matteo Fabbro, con Andrey Amador (Movistar), Daniel Savini (Bardiani CSF) e Fabien Doubey (Wanty Gobert). Al termine del quarto giro il vantaggio dei fuggitivi è cresciuto a 4’10”. In seguito non si sono registrati allunghi rilevanti. A 30 km dall’arrivo, a dire 2 giri alla conclusione, i battistrada hanno dimezzato il vantaggio a 2’55” su 5 contrattaccanti: Gidich (Astana), Clarke (EF), Fernandez (Movistar), Gavazzi (Androni Sidermec) e Velasco (Neri Selle Italia) e 3’07” sul grosso del gruppo. A 15 km all’arrivo i 5 al comando a 1’45” su Simone Velasco (Neri Sottoli Selle Italia KTM) e Evgeny Shalunov (Gazprom Rusvelo) e 2’03” sul gruppo. A 11 km dal traguardo il gruppo, tirato da Clarke, si è ricompattato alle spalle dei 5 di testa. Nel finale tra i Colli di Pescara e Montesilvano ci hanno provato anche il teatino della nazionale Giulio Ciccone e il campione d’Italia Davide Formolo. Al cartello dei – 5 km Trentin, Fabbro, Amador, Doubey e Savini hanno conservato 40″ su Formolo, Clarke ed Eiking appena più avanti del gruppo. Ma nel finale la volata vincente di Trentin ha fulminato tutti.
Soddisfatto l’azzurro 30enne del team Mitchelton-Scott, Matteo Trentin, che con il successo ha consolidato oltre alla condizione anche l’umore giusto per affontare la prova iridata nello Yorkshire. “L’obiettivo era testare le gambe per domenica prossima – ha affermato Trentin – ed è andata molto bene. Una vittoria che dà morale a tutto il gruppo, grazie anche all’ottimo lavoro di squadra. E’ stata una fuga di gamba con Fabbro che è partito per primo. Mi aspettavo una fuga con più persone, ma ci siamo gestiti molto bene, considerando che la gara è stata molto dura. Alla fine è andata bene, per me è stato un allenamento importante e devo ringraziare soprattutto Matteo Fabbro che ha fatto un buon lavoro”.
Ordine d’arrivo: 1. Matteo Trentin (Nazionale Italiana) 195 km in 4:46:28; 2. Andrey Amador (Movistar) s.t.; 3. Daniel Savini (Bardiani CSF) s.t.; 4. Fabien Doubey (Wanty Gobert) s.t.; 5. Matteo Fabbro (Nazionale Italiana) +1; 6. Sep Vanmarcke (EF Education First) +25; 7. Manuel Belletti (Androni Sidermec) s.t.; 8. Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) s.t.; 9. Cyril Gautier (Vital Concept) s.t.; 10. Nelson Andrés Soto Martinez (Caja Rural) s.t.
CASSANI: BENE ANCHE CICCONE
“È stato un buon allenamento per Trentin che ha anticipato tutti sul traguardo, andando a vincere dopo essere stato quasi sempre in fuga. È stata un buon allenamento (in funzione dei Mondiali), perché questa era una corsa impegnativa e alla fine vincere è sempre importante”. È il pensiero del ct della nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani, a margine della gara. “Ho visto bene anche Ciccone – ha commentato – ma, tornando a Matteo Trentin, devo dire che ha deciso di attaccare presto, e gli è andata bene, grazie anche all’ottimo,lavoro di Matteo Fabbro”.