Non certo un annuncio favorevole a Sinner, quello emerso nelle scorse ore sulla possibile squalifica per doping. Il verdetto è atteso nel 2025
Concluso un 2024 memorabile con il secondo trionfo consecutivo in Coppa Davis, Jannik Sinner non ha ancora cominciato la preparazione in vista della prossima stagione. Al momento, a quanto pare, il tennista azzurro si trova in vacanza a Miami dove avrebbe rincontrato la fidanzata Anna Kalinskaya in seguito ai rumors su una presunta rottura tra i due.
Come annunciato in occasione delle Finals di Torino, il 2025 di Sinner comincerà direttamente all’Australian Open, primo Slam dell’anno al via il prossimo 12 gennaio nel quale il numero uno del mondo si presenterà da campione in carica. Jannik disputerà con certezza l’evento di Melbourne in quanto il verdetto del TAS sul caso doping non arriverà prima dell’11 febbraio. Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha pubblicato il calendario delle prossime udienze e, fino a quella data, non è prevista quella su Sinner.
Il TAS dovrà decidere sulla richiesta di squalifica di 1-2 anni formulata dalla WADA che non ha accolto il provvedimento di assoluzione su Sinner dell’ITIA, l’International Tennis Integrity Agency che ha giudicato favorevolmente la difesa del tennista sulla positività al Clostebol, scaturita per contaminazione con una pomata utilizzata dal suo fisioterapista per curare una ferita alla mano.
Della possibile squalifica di Sinner ha parlato l’avvocato australiano Tim Fuller, un professionista che ha avuto già a che fare con la WADA con la difesa di Shayna Jack. nuotatrice australiana che è riuscito a far assolvere, dimostrando che la sua positività al doping alla sostanza Ligandrol era scaturita per contaminazione. Grazie alla difesa di Fuller, la Jack è riuscita a partecipare alle Olimpiadi di Parigi dove ha vinto due medaglie d’oro in staffetta.
Per Sinner, l’avvocato australiano non prevede un verdetto altrettanto favorevole, anzi. Intervistato dal Sunday Morning Herald, Fuller dà poche chance al numero uno del mondo: “Credo che la decisione di non colpevolezza e negligenza sarà ribaltata in appello – si legge su Fanpage – e gli verrà imposta una sanzione. E’ un caso insolito. La WADA ha accettato che l’assunzione non è stata intenzionale ma sostiene anche che l’atleta ha avuto un certo grado di colpa e negligenza per quanto successo.
Per Fuller la discriminante della sentenza sarà stabilire il grado di negligenza mostrato da Sinner nella vicenda in cui è stato coinvolto. Lo scenario ipotizzato dall’avvocato non è tuttavia dei migliori. “Se fosse conclamato un basso grado di negligenza, la sanzione sarebbe fino a un anno di sospensione” , questa la previsione che ovviamente tutti ci auguriamo possa essere smentita.