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Silvi, il karate come strategia contro il bullismo

In un contesto in cui la società si trova in una fase post-moderna, “sono state compromesse la modalità di relazionarsi e la percezione dell’altro imprimendo una maggiore sensibilità emozionale. La famiglia, che fino a qualche decennio fa rappresentava il fulcro della società, catalizzatore di principi e valori sani, oggi è instabile e piena di incertezze”.

“Ancor più preoccupante è l’aumento esponenziale dei casi di violenza e aggressione che avvengono nelle nostre città, senza tralasciare le piccole realtà comunali, dove un tempo era impensabile che accadessero atti del genere, soprattutto tra giovani e giovanissimi. Nella sfera generazionale giovanile tali atti caratterizzano il fenomeno del bullismo e cyber bullismo nelle sue più differenti forme”.

Per l’Asd Kaizen Karate do di Silvi è “importante intervenire in maniera tempestiva e con ogni possibile iniziativa di prevenzione e contrasto per arginare il fenomeno”.

“L’obiettivo primario”, commenta Centorame Emiliano presidente dell’ASD Kaizen Karate do con sede a Silvi Marina, “e’ quello di diffondere la cultura del rispetto e della non violenza tra le giovani generazioni. Il karate come strategia anti-bullismo può avere un ruolo fondamentale per arginare tale fenomeno. Le arti marziali, sono decisamente uno strumento che andrebbero sfruttate e promosse proprio per il loro indubbio valore sociale ed educativo”.

E ancora: “L’ambiente che si trova in un dojo (luogo di pratica), è un ambiente sereno, sincero, leale, per i giovani è un ottima valvola di sfogo per scaricare quelle tensioni che altrimenti potrebbero sfociare in cattivi atteggiamenti e renderli quindi meno propensi a intraprendere comportamenti aggressivi o essere vittime di bullismo, apportando un miglioramento della resilienza e l’autoefficacia”.

“Il nostro intento”, spiega Di Febo Davide D.T. della scuola di karate silvarola, “è quello di sensibilizzare in primis i genitori affinchè spronino i loro ragazzi a praticare lo sport in genere, ma in particolare la disciplina del karate proprio per le sue peculiarità psico-pedagogiche. Il nostro appello è altresì rivolto agli enti comunali e sovracomunali, perchè attivino iniziative di sensibilizzazione. Rispetto, autoregolamentazione, promozione alla salute”, conclude Di Febo, “sono le parole chiave per intraprendere un’adeguata azione preventiva al fenomeno del bullismo”.