Serie C, il primo arrivo del nuovo Teramo è il nipote di Bruno Piccioni

La prima firma del nuovo Teramo è quella di Gianmarco Piccioni, attaccante che si è legato ai colori biancorossi per una stagione.

Classe 1991, nato calcisticamente nelle giovanili della Sambenedettese, il neo-giocatore ha proseguito la fase di crescita nella Primavera del Vicenza, abbracciando l’Abruzzo con le maglie di Lanciano e L’Aquila, prima di vivere un’importante esperienza estera per quattro stagioni e mezzo, nei campionati bulgaro, maltese e rumeno, con le casacche di Shumen, Mosta, Balzan, Politehnica Iasie Uta Arad, con 37 reti complessive a referto.

Nell’ultima stagione, infine, Piccioni si è messo in luce con la maglia del Santarcangelo, timbrando undici marcaturee andandoin doppia cifra anche negli assist.

“Teramo è stata la prima società ad avermi contattato– le sue prime dichiarazioni – credendo nelle mie potenzialità e mostrando un interesse costante anche nel recente passato: l’aver conosciuto il Presidente Campitelli, poi, è servito per creare il giusto feeling con lui e contribuire all’esito positivo della trattativa. Mi ritengo una prima punta, ma in carriera ho rivestito tutti i ruoli d’attacco senza problemi e sono a disposizione del mister. Nonostante le ultime due annate non siano state positive sotto il profilo dei risultati, Teramo è sempre stato un club ambizioso in Serie C, che ha costruito rose di livello per la categoria, con calciatori d’indubbia rilevanza. Mio zio Bruno (ex capitano ed allenatore biancorosso; ndg), inoltre, ha disputato oltre duecento partite con questa maglia, abbiamo un ottimo rapporto e mi ha già parlato in toni lusinghieri della città: non devo certamente scoprire io la piazza, calda e passionale, ma starà a noi portare i sostenitori dalla nostra parte e farli tornare a sorridere”.

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