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Serie C, lo 0-0 tra Avellino e Teramo fa perdere posizioni ad entrambe

La griglia playoff dal settimo al nono posto si deciderà negli ultimi 90’ della stagione regolare. Il Teramo esce indenne da Avellino, ma nello 0-0 finale i biancorossi scivolano al nono posto in classifica visto il successo concomitante del Palermo, ma avranno ancora una gara di tempo per migliorare la posizione in ottica playoff.

È un Teramo a trazione giovanile quello che scende in campo al Partenio Lombardi. Confermata la linea difensiva vista contro il Bisceglie, a centrocampo fa il suo esordio stagionale Lombardi accanto ad Arrigoni per sostituire lo squalificato Santoro, mentre Birligea prende il posto di Ilari, anche lui fermato dal giudice sportivo. In avanti è ancora panchina per Pinzauti, con Kyeremateng confermato vicino a Bombagi. Nel 3-5-2 dell’Avellino c’è titolare l’ex Pescara Maniero in avanti. 

L’Avellino parte bene ed in un paio di occasioni nei primi minuti mette qualche apprensione a Lewandowski. Il primo squillo del Teramo arriva al 16’, quando Birligea va via dalla destra dopo aver recuperato palla e prova a piazzare non trovando però lo specchio della porta. Pochi istanti dopo D’Angelo risponde idealmente al Teramo, ma la mira lascia a desiderare. La gara fatica a decollare, ma al 34’ quella che fa partire Santaniello dalla destra è l’occasione più nitida per i padroni di casa: la palla passa da Carriero e giunge a centro area a Maniero che però non trova la porta, ma solo calcio d’angolo. 

La ripresa inizia con il Teramo che divora una ghiotta palla gol: Bombagi fa partire il contropiede che arma la velocità di Kyeremateng, ma l’attaccante biancorosso si fa murare la conclusione da Forte. La gara torna poi sui binari della noia, almeno per quanto concerne le occasioni. Fella per Santaniello è il primo cambio per Braglia che al 14’ impegna subito Lewandowski girando di testa un calcio di punizione in maniera però centrale. Il Teramo prosegue nella gara ordinata in fase di non possesso, preferendo chiudere i varchi agli irpini piuttosto che costruire.

Tito però sale in cattedra: dapprima chiama D’Angelo alla conclusione, su cui Arrigoni è probabilmente fondamentale ad immolarsi per chiudere lo specchio della porta. Qualche istante dopo ancora Tito chiama al colpo di testa Maniero che però vede Lewandowski pronto alla respinta per negargli la rete. Al 26’ è ancora il portiere del Teramo protagonista sulla conclusione di De Francesco. L’Avellino sente il Catanzaro vincere, così Braglia cambia ancora inserendo Errico e Bernardotto, mentre Paci manda Mungo sul terreno di gioco al posto di Lombardi. 

La pressione degli irpini sale nel finale: Fella ci prova al 41’ ma trova solo una deviazione in calcio d’angolo. Lo stesso Fella pochi minuti dopo non arriva di un soffio ad impattare in area un cross di Tito, Carriero e Cappa vanno a contatto ma il direttore di gara fa segno di proseguire tra le proteste del giocatore biancoverde.

Con il pareggio l’Avellino viene agganciato e superato dal Catanzaro che si prende il secondo posto ma a parità di punti. Il Teramo domenica prossima chiuderà la stagione regolare ospitando la Viterbese dell’ex Maurizi. Mancherà Trasciani, ammonito e diffidato, ma Paci ritroverà dalle squalifiche Ilari, Santoro e Tentardini. 

Avellino (3-5-2): Forte 7; Ciancio 6,5, Dossena 6, Illanes 5,5; Adamo 6 (18’st Rizzo 6), Carriero 6, De Francesco 6, D’Angelo 5,5 (28’st Errico 5,5), Tito 6; Santaniello 5,5 (11’st Fella 6), Maniero 5,5 (28’st Bernardotto 5,5). A disp.: Pane, Laezza, Miceli, Rocchi, Baraye. All: Braglia.
Teramo (4-4-2): Lewandowski 7; Piacentini 6, Soprano 6, Trasciani 6, Cappa 6; Birligea 6,5 (23’st Pinzauti 5,5), Arrigoni 6,5, Lombardi 6 (29’st Mungo 6), Costa Ferreira 6,5; Kyeremateng 5 (18’st Di Francesco 6), Bombagi 5,5. A disp.: Valentini, Furlan, Ekue, Bellucci, Persiani, Gerbi. All.: Paci.
Arbitro: Di Graci di Como, 6.
Note: ammoniti Tito, De Francesco, Carriero, Trasciani; recupero 4′ nel st.

foto Teramo Calcio