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Semifinale Coppa Italia Serie D, Real Giulianova-Messina 1-1 (NOSTRI SERVIZI)

Bisognerà attendere la gara di ritorno per sapere se il Real Giulianova andrà a Firenze a giocare la finale di Coppa Italia di Serie D. La sfida di andata contro il Messina è terminata 1-1, un piccolo vantaggio per i peloritani che il prossimo 3 aprile avranno dalla loro parte il pubblico.

Bella cornice di pubblico al Fadini, più di 1500 spettatori sotto i riflettori per assistere alla prima semifinale. Nel glorioso stadio del Giulianova almeno per una sera è stata rivissuta l’atmosfera degli anni d’oro del calcio giuliese che Oberdan Biagioni, oggi tecnico del Messina, ha assaporato nei suoi tre anni trascorsi in riva all’Adriatico, ma senza lasciare il segno. E’ stato beccato dal pubblico di casa mentre si avviava verso la sua panchina. Quel Giulianova avrebbe potuto e dovuto lottare per la Serie B.

Sulla gara, squadre speculari, entrambe schierate col 4-3-3. Tra i giallorossi di Bolzan assenti Di Paolo e Torelli per infortunio. C’è il giovane Barlafante sulla linea d’attacco. Ma ad impressionare di più è soprattutto Napolano, schierato dinanzi alla diga giuliese, il miglior Napolano della stagione. Biagioni all’ultimo momento ha dovuto rinunciare a D’Ascoli e Marzullo, colpiti nella notte da un virus intestinale. Nella prima parte della gara, è il Messina ad avere il pallino in mano.

L’under Amadio regista dinanzi alla difesa mostra le sue qualità di palleggio. Arcidiacono sull’out di sinistra spinge parecchio. Il Giulianova soffre l’iniziativa avversaria e a centrocampo Gori e Lenart fanno fatica a contenere i dirimpettai. I locali si affacciano dalle parti di Lourencon con una soluzione da fuori di Napolano. L’estremo siciliano appare impacciato. Ma alla fine dell’incontro sarà tra i migliori in campo. Al 32’ e al 43’ Pagliarini è chiamato in causa per disinnescare i tiri piazzati dello specialista Catalano.

Primo tempo molto tecnico ma con poche emozioni. Completamente diversa la ripresa. Napolano ci prova su punizione ma non inquadra il bersaglio. Poi il Messina torna a premere sull’acceleratore e a creare qualche apprensione alla difesa giuliese. Al 10’ su traversone dalla sinistra di Arcidiacono, Del Grosso nel tentativo di ripararsi il volto tocca il pallone con la mano.

Rigore generoso, ma che ci può stare e che lo stesso capitano dei peloritani trasforma andando ad esultare sotto i circa 80 sostenitori giunti dalla Sicilia. Bolzan subito dopo toglie Gori e inserisce Antonelli e ordina a Del Grosso di spostarsi sulla linea di centrocampo per avere maggiore spinta. Gli ospiti arretrano il baricentro, i padroni di casa aumentano il ritmo. Al 19’ Napolano è sfortunato: su calcio piazzato timbra il palo.

In campo c’è solo la squadra di casa che costruirà almeno altre tre occasione per acciuffare il pari, con Napolano, Antonelli e Ferrini. Fuori Barlafante, dentro Morra. Il Messina è tutto nella propria metacampo. Al 29’ De Fabritiis chiede il rigore: la cintura di Traditi appare evidente a tutti. Non per l’arbitro. Che concederà il penalty al 34’, quando sugli sviluppi di un corner, sullo stacco Tozzi Borsoi viene trattenuto. Dal dischetto l’attaccante giallorosso non sbaglia, spiazzando il portiere.

Si spengono le luci della torre faro di sud ovest. I giocatori del Messina vorrebbero la sospensione della gara, ma la partita va avanti anche con qualche zona d’ombra. Finisce 1-1 con il Giulianova a raccogliere gli applausi sotto la curva. La qualificazione per la finale si deciderà nella sfida in terra siciliana.