L’ombra del calcioscommesse scuote il calcio: trema la serie A! Che succede ora?

Il portiere dell’Udinese, Maduka Okoye, è finito sotto inchiesta per scommesse sospette su un cartellino giallo rimediato in una partita di campionato

Il portiere tedesco dell’Udinese, naturalizzato nigeriano, di 25 anni, attualmente fermo per infortunio dopo che è stato costretto a una operazione al polso, è indagato dalla Procura di Udine per un flusso di scommesse anomale in occasione della partita Lazio-Udinese disputata lo scorso 11 marzo.

Ammonizione sospetta
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È stato il procuratore Chinè, dopo la segnalazione di un flusso anomalo di puntate sull’ammonizione del portiere da parte dell’Agenzia Dogane e Monopoli, a informare i pubblici ministeri friulani, che hanno ora provveduto a indagare il giocatore bianconero. Un episodio apparentemente ordinario, che nel corso di una partita di calcio può accadere molte volte, si trasforma in un caso giudiziario.

Torna il calcioscommesse

Il precedente di pochi giorni fa mette già paura. Kike Salas, 22enne difensore spagnolo del Siviglia, era stato arrestato dalla Polizia nell’ambito di un’indagine condotta dal tribunale di Moron de la Frontera, per frode sportiva. Nella passata stagione infatti aveva rimediato ben 7 cartellini gialli nelle ultime 9 giornate di campionato, alimentando in questo modo un giro di scommesse illegali. La situazione appare piuttosto simile a quella che oggi ha portato Maduka Okoye, portiere nigeriano in forza all’Udinese, a finire sotto inchiesta in un’indagine aperta dalla Procura di Udine dopo una segnalazione per una serie di scommesse per importi rilevanti, legati a una sua ammonizione durante la sfida contro la Lazio disputata l’11 marzo 2024.

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Un episodio in effetti piuttosto particolare perchè capita più volte nel corso di una partita che un portiere venga ammonito dal direttore di gara nei minuti finali per cercare di guadagnare secondi preziosi e portare così in porto un risultato positivo. Ma l’ammonizione di Okoye per perdita di tempo era arrivata, nella partita contestata, al minuto 19 della ripresa, quando quindi mancava circa mezz’ora di recupero, compreso al fischio finale.

Cosa rischia il calciatore

L’episodio ha portato a un movimento anomalo di puntate proprio su quel cartellino giallo ai danni del portiere per comportamento non regolamentare deciso dall’arbitro del match Aureliano e per questo segnalato da Sisal, attraverso un algoritmo creato per individuare anomalie nelle giocate. Il portiere nigeriano è stato avvisato a fine dicembre dell’attività della Procura nei suoi riguardi insieme all’altro indagato, Diego Giordano, titolare di una pizzeria molto frequentata dai calciatori bianconeri.

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La procura federale della Figc ha chiesto stamattina gli atti alla Procura di Udine e ha aperto immediatamente un’inchiesta. Dopo le regolari indagini arriverà con ogni probabilità il deferimento e se non ci sarà patteggiamento Okoye si dovrà presentare davanti al Tribunale federale nazionale che deciderà su un’eventuale condanna. “I soggetti di cui all’art. 2 riconosciuti responsabili di illecito sportivo, sono puniti con la sanzione non inferiore alla inibizione o alla squalifica per un periodo minimo di quattro anni e con l’ammenda in misura non inferiore ad euro 50.000,00″, così recita l’articolo 30 del Codice di Giustizia Sportiva che disciplina i casi di illecito da parte dei tesserati dei club. Anche il club friulano potrebbe incorrere in qualche sanzione, soprattutto se venisse accertato il coinvolgimento di qualche altro tesserato, compagno, allenatore o dirigente al corrente di quanto messo in pratica dal portiere.

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