Lanciano. I vertici del calcio italiano, giuristi, dirigenti federali e di società, rappresentanti dei calciatori: il Comitato regionale LND Abruzzo ha riunito il meglio del suo mondo a Lanciano per essere in prima fila nell’apertura di un momento di confronto e dibattito sui temi del vincolo sportivo e, più in generale, della riforma del lavoro sportivo. Il convegno nazionale “Il vincolo sportivo tra presente, riforma e futuro”, che si è tenuto ieri al Polo Museale Santo Spirito di Lanciano, è stato un successo.
Tanti ospiti presenti in sala per affrontare l’argomento davanti a decine di presidenti e dirigenti delle società calcistiche abruzzesi e tanti presidenti di Comitati Regionali LND molto legati all’Abruzzo. All’invito del presidente del Comitato regionale, Ezio Memmo, hanno risposto anche le massime autorità del calcio nazionale, a partire dal presidente della Figc Gabriele Gravina, che ha inviato il suo videomessaggio non potendo essere presente fisicamente. C’era, invece, il numero uno della LND, Giancarlo Abete. Tra i relatori, il consigliere della LND Abruzzo Giovanni Sorgi, il consigliere federale LND, Daniele Ortolano, il segretario dello Spezia Calcio, Pierfrancesco Visci, l’avvocato Flavia Tortorella, esperta di diritto sportivo, e il presidente dell’Assocalciatori, Umberto Calcagno. La moderazione è stata affidata a Luigi Mastrangelo, docente dell’Università degli Studi di Teramo.
Il presidente del Comitato regionale della LND Abruzzo, Ezio Memmo: “È il momento di costruire, comunicare, mettere insieme queste isole. Sono fiero che il messaggio parta dall’Abruzzo. La LND ha nella territorialità la sua più grande peculiarità, e questo aiuta a lavorare per lo sviluppo del nostro sport, il calcio, che rappresenta un potente vettore di aggregazione sociale e territoriale. Abbiamo oltre un milione di tesserati, con tante categorie diverse, situazioni diverse, storie diverse. La problematica del vincolo s’inserisce in questo ambito. La Lega dilettanti non può non lavorare su uno strumento univoco, dai campionati maggiori a quelli di base. Portiamo su un tavolo di confronto la cooperazione per trovare una sintesi. L’aspetto che più m’interessa è l’attività sociale del calcio, del calcio di tutti. Abbiamo il tempo necessario per discutere tutti insieme e arrivare alla soluzione migliore”.
Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionale Dilettanti: “Questo convegno ci offre contenuti su cui riflettere. La Lnd rappresenta un milione di tesserati, al suo interno l’Abruzzo è una regione importante, pur essendo più piccola di altre. Ci sono 405 società e 28mila tesserati, sono numeri importanti. Nel rapporto tra tesserati e territorio è ai primi posti in Italia. La questione del vincolo e del contratto di lavori sportivo merita riflessioni di tutto il mondo sportivo. La politica è entrata in modo pesante ed improprio nella questione del lavoro sportivo: è mancata una fase d’interlocuzione con gli organi sportivi, che avrebbero potuto apportare contenuti fondamentali. Questo è l’errore di fondo del nuovo decreto correttivo. Abbiamo fiducia nel Ministro dello Sport, Andrea Abodi, che conosce la materia e il nostro mondo, e ne condivide i valori. Non commetteremo l’errore di dire che siamo contrari alla riforma, ma vogliamo che venga rivista perché siamo convinti che il vincolo sia stata negli anni l’unica modalità per tutelare le società dilettantistiche del nostro Paese”.
Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione italiana calciatori: “L’investimento che il mondo dilettantistico fa con i nostri figli è grande. L’attività sportiva sul territorio è molto importante, lo sport è un’agenzia educativa. Bisogna capirne l’investimento sociale, che non si può racchiudere in un articolo di legge di poche righe. Troveremo l’equilibrio giusto per varare una riforma, mettendo al centro l’aspetto formativo. Sono convinto che sia arrivato il momento per ragionare serenamente per tutelare l’interesse del nostro mondo”.