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La Tombesi sistema la difesa: Manuel Del Ferraro

Ortona. Come promesso dalla società ai propri tifosi, la Tombesi non rimane a guardare nel mercato di dicembre e, dopo i tagli già annunciati nelle precedenti settimane, registra il primo, importante colpo in entrata. Manuel Del Ferraro è un nome noto a tutti gli esperti e gli appassionati di calcio a 5: 31 anni, difensore, si è formato sportivamente in Abruzzo, nel settore giovanile e poi con la prima squadra del Pescara, passando dopo per altre importanti società come Olimpus e Latina. La scorsa stagione è stato avversario della Tombesi, molto ostico, con la maglia della Cioli Ariccia Valmontone, mentre nei primi mesi dell’attuale stagione ha militato in serie A, nella Cybertel Aniene. Con i 44 gol subiti finora, la difesa gialloverde ha spesso sofferto in questo inizio di campionato, e l’arrivo di Del Ferraro punta proprio a dare maggiore solidità al reparto arretrato, ulteriormente in sofferenza nelle ultime settimane per l’infortunio di Adami.

“Lo spero anch’io di poter essere utile in quella che, da sempre, è la mia specialità, ovvero la difesa – queste le prime parole in maglia gialloverde per Del Ferraro –. Scendere dalla A alla A2 non è un problema, anche perché io non ho mai ragionato in base alle categorie, ma piuttosto in base alla serietà dei progetti che mi venivano proposti. Parlando della Tombesi con colleghi e addetti ai lavori, non ce n’è uno che me ne abbia parlato male, sia per la società che per l’ambiente più generale in cui ti trovi a lavorare. Ho affrontato la Tombesi da avversario lo scorso anno e naturalmente è ora una squadra profondamente diversa, soprattutto per il cambio di allenatore, ma d’altra parte i giocatori di maggior talento, come Silveira e Pizzo, sono rimasti. Secondo me finora la squadra è stata sfortunata, perché colpita da troppi infortuni, ma al completo la Tombesi è una signora squadra che può lottare con le prime, e io spero di dare una mano a risalire la classifica. Il campionato, rispetto allo scorso anno, mi sembra di livello alto e molto equilibrato. Sono inoltre molto contento di tornare in Abruzzo, dove ho vissuto la mia adolescenza e fino ai 21 anni. A Pescara, in particolare, sono stato allenato per due stagioni da Gianluca Marzuoli, che all’epoca allenava sia la prima squadra che l’Under 21. Ricordo che vincemmo due titoli regionali e arrivammo terzi alla fase nazionale della Coppa Italia, con l’Under, ma anche in prima squadra mi faceva spesso giocare, nonostante fossi giovanissimo. Sono contento di ritrovare lui e di tornare in Abruzzo, che considero, davvero, una seconda casa per me. Mi auguro che a Ortona io possa continuare nel migliore dei modi il mio speciale rapporto con questa regione”.