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La Tombesi saluta la A2

In vantaggio 3-0 a fine primo tempo, i gialloverdi si fanno rimontare dal Molfetta fino al gol decisivo incassato nel secondo tempo supplementare. Massimo Morena: «Primo tempo quasi perfetto, poi ci siamo fatti prendere dal nervosismo. Grandissima delusione». Alessio Tombesi: «Il campo ha parlato, accettiamo il suo verdetto e una retrocessione evidentemente meritata»

Ortona. Dopo quattro anni, segnati anche da un secondo e un terzo posto, la Tombesi saluta la A2, perdendo la finale playout nel modo più beffardo. La doppietta di Borsato e il gol di Bordignon avevano infatti portato i padroni di casa sul 3-0, in un primo tempo controllato dalla Tombesi e con pochissime sofferenze in fase difensiva. Nella seconda frazione, i gialloverdi hanno prima incassato l’1-3 di Di Benedetto, il più pericoloso tra gli ospiti, ma soprattutto hanno perso per infortunio Raul Villaverde: un’assenza che ha pesato tantissimo, riducendo la Tombesi a ruotare solo cinque giocatori di movimento. In un palazzetto caldissimo, per il calore dei tifosi ma soprattutto per la temperatura estiva, la Tombesi non è più riuscita a giocare, commettendo anche una serie di errori che hanno permesso a un Molfetta mai domo, anch’esso ridotto all’osso dagli infortuni e dai crampi, di trovare prima il 2-3 con Ortiz e poi, a poco più di due minuti dalla fine, il 3-3 con Toma. Pochissime emozioni nel primo tempo supplementare, mentre nel secondo l’episodio che ha deciso il match è partito, ancora una volta, da una giocata di Di Benedetto. Negli ultimi due minuti, la Tombesi ha più volte sfiorato il pari, con Lopopolo provvidenziale in almeno due occasioni, ma il risultato finale non è più cambiato. La Tombesi saluta la A2.

«Avevamo fatto un primo tempo quasi perfetto – queste le parole di Massimo Morena a fine gara–. Oltre al 3-0 di vantaggio, avevamo concesso pochissimo ai nostri avversari, con una fase difensiva perfetta. Nel secondo tempo, ci stava che loro potessero trovare il gol, ma noi ci siamo fatti prendere dal nervosismo e di fatto abbiamo smesso di giocare. Non voglio creare alibi, anche i nostri avversari erano contati, ma la nostra partita è chiaramente girata con l’infortunio di Villaverde, non solo perché mi ha lasciato con un solo cambio dalla panchina, ma soprattutto perché era il giocatore capace di darci più velocità e intensità in entrambe le fasi di gioco. Ci sono stati degli errori individuali in occasione dei loro gol del 2-3 e del 3-3, poi nel supplementare si sapeva che l’avrebbe decisa un episodio, e il jolly lo hanno pescato loro. È una grandissima delusione, mi dispiace tanto per tutto l’ambiente, ma soprattutto per una società alla quale sono molto legato dal punto di vista umano e personale, ancor prima che professionale. Dalle sconfitte bisogna rialzarsi, ripartiremo dalla B con rinnovate ambizioni».

«Il campo ha parlato e non può che avere ragione – questo il commento di Alessio Tombesi –. La partita di oggi lascia l’amaro in bocca perché per lunghi tratti sembravamo averla in pugno, ma alla fine vanno fatti i complimenti ai nostri avversari che ci hanno sempre creduto. Accettiamo il verdetto del campo e una retrocessione evidentemente meritata, considerando l’intera stagione: siamo sempre stati in zona retrocessione, a rincorrere, cercando di mettere una pezza a tanti errori commessi, da me in primis, e di cui mi assumo la piena responsabilità. Ripartiremo da un campionato comunque nazionale, quello di B, forti di una scuola calcio e di un settore giovanile ormai consolidati. Per quanto riguarda me, garantirò la continuità di questa società, con l’intenzione, maturata ormai da tempo, di passare la mano: spero che nei prossimi mesi qualcuno possa subentrare, per aiutarmi o per rilevare in toto la società. Dopo dieci anni vissuti a livelli alti, comunque i più alti che io abbia la forza di garantire, non credo di avere più molto da dare al mondo del futsal».