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La Tombesi non si rialza: a Ortona passa l’Italpol

Gialloverdi battuti in casa e sempre più giù in classifica. Vana la reazione del secondo tempo e la momentanea rimonta dallo 0-3. Alessio Tombesi: «Soliti errori e tanta sfortuna. Non è facile trovare nuovi giocatori, ma questa squadra deve continuare a credere nella salvezza»

Ortona. La Tombesi incassa un’altra sconfitta e rimane ancora a quota zero nella casella dei punti conquistati in casa. È stata in realtà una partita simile a tante altre viste in questi mesi: errori grossolani che “regalano” gol agli avversari, tanti errori sottoporta e l’assalto finale, anche con l’uomo di movimento, per cercare di strappare almeno un punto. A questi elementi, si sono aggiunti anche un po’ di sfortuna, con ben quattro pali colpiti, una situazione di estrema tensione dentro e fuori dal campo e un arbitraggio assolutamente non all’altezza del compito.

Sotto 0-3 all’intervallo, con i pali di Borsato e Masi a sugellare quelle che comunque erano state le uniche azioni da gol costruite dai gialloverdi, la Tombesi è scesa in campo con tutt’altro piglio nel secondo tempo. Le reti di Bordignon e Romagnoli, arrivate nell’arco di trenta secondi, hanno riaperto la partita, mentre il gol di Raul Villaverde ha concluso la rimonta gialloverde al minuto 11 della ripresa. Ritrovata la parità, la Tombesi ha incassato il gol, praticamente da metà campo, di Garcia (12.26), e pochi minuti dopo l’Italpol ha avuto anche l’occasione di un tiro libero, calciato fuori dallo stesso Garcia. Generoso ma alla fine inutile l’assalto finale dei padroni di casa.

«Purtroppo ci troviamo a commentare problemi di cui abbiamo già parlato tante volte – queste le parole a fine partita di Alessio Tombesi –. Anche oggi abbiamo regalato un tempo, anche oggi ci siamo fatti gol da soli, anche oggi abbiamo preso gol da centrocampo. Non siamo nemmeno fortunati, perché quattro pali si commentano da soli, e quando c’è tanta tensione e l’obbligo di vincere diventa tutto più difficile. Arriviamo spesso a giocarcela fino agli ultimi minuti, abbiamo spesso perso di un solo gol, ma alla fine ci manca sempre quel guizzo per portare a casa i punti. Come società stiamo facendo il possibile, ma purtroppo il mondo di cui facciamo parte è quello che è: dopo essere stati per tanti anni un’isola felice, ora pare che nessuno vuole più venire a Ortona, perché siamo in basso in classifica, ed escludo da questo discorso quelli che hanno pretese economiche assurde. Questa stagione prima o poi finirà, volteremo pagina, ma ce ne ricorderemo di chi, nel momento di difficoltà, ci ha voltato le spalle. L’attuale Tombesi deve continuare fino all’ultimo a lottare e a credere nella salvezza, perché abbiamo fatto tanto per conquistare questa categoria ed è giusto difenderla fino alla fine, con tutto ciò che abbiamo».