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Il Pescara si sveglia tardi: pari a Brescia

Brescia (4-4-2): Alfonso; Mateju, Romagnoli, Cistana, Curcio; Bisoli, Tonali (65’ Viviani), Dall’Oglio (85’ Tremolada), Ndoj; Torregorossa, Donnarumma (74’ Morosini). In panchina: Andrenacci, Rondanini, Carillo, Martinelli, Viviani, Spalek. Allenatore: David Suazo.

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Ciofani, Perrotta, Gravillon, Del Grosso; Brugman, Melegoni (52’ Kanoute), Memushaj; Antonucci (80’ Marras), Cocco (58’ Monachello), Mancuso. In panchina: Kastrati, Farelli, Elizalde, Fornasier, Scognamiglio, Machin, Crecco, Capone, Del Sole. Allenatore: Giuseppe Pillon.

Reti: 82’ Morosini, 89’ Monachello

Arbitro: Marco Serra di Torino (Baccini-Capone/Gualtieri)

Ammoniti: Melegoni, Dall’Oglio, Bisoli, Romagnoli

Riparte da Brescia, dopo la sosta, il campionato del Pescara. Pillon ritrova Fiorillo ma perde Balzano, sulle fasce piazza Ciofani e Del Grosso e ripunta sul tridente Antonucci-Cocco-Mancuso. Suazo si affida a Donnarumma e Torregrossa ma sulla trequarti preferisce Ndoj al solito Tremolada.

Sono i padroni di casa a far squillare la prima tromba al 10’: scambio nello stretto tra Torregrossa e Donnarumma, il Pescara rintuzza una prima volta in area e, sulla pronta risposta, Perrotta è costretto a salvarsi in corner. Il Pescara sembra assopito, invece si sveglia di colpo al 23’ con un triangolo che Melegoni chiude con il tacco per Brugman, il capitano biancazzurro entra dal fianco sinistro e viene atterrato in area da Mateju ed è rigore. Sul dischetto va Cocco ma il suo destro è rasoterra e centralissimo e Alfonso deve solo respingere con il piattone. Cocco prova a riscattarsi al 28’ con una conclusione dal limite che si alza sopra la traversa. Mira identica per Ndoj al32’, invitato da Donnarumma appena dentro l’area. Il match si accende ma gli errori non mancano: al 36’, cross dalla sinistra del Brescia, Torregrossa arriva prima di tutti sul dischetto e prova la deviazione volante d’esterno destro ma la mette fuori a fil di palo. Gli ospiti reagiscono dopo 2 minuti: Memushaj col sinistro secco dalla lunetta, Alfonso riesce ad allungarsi in tuffo e salva la base del palo destro, poi Cocco sciupa la ribattuta. Diventa un tiro al bersaglio a lunga gittata: ci riprova Ndoj al 42’, il tiro dal limite trova una deviazione fortuita che alza e poi riabbassa d’improvviso la traiettoria appena sopra la traversa. E così si archivia il primo tempo.

La ripresa parte con le rondinelle vicine a goal e rigore: Nd0j sfonda centralmente, Perrotta lo contrasta per diversi metri, sul limite dell’area piccola il bresciano cade ma riesce a tirare, niente fischio e Fiorillo riesce a rimanere in piedi fin a tuffarsi all’ultimo istante. Pillon cerca più dinamismo e cambia Melegoni con Kanoute e Cocco con Monachello, e l’attaccante si presenta subito avvitandosi di testa in tuffo sulla verticale di Del Grosso: fuori di un nulla. Identica scena, al 63’, ma è Mancuso a incornare: Alfonso vola a salvare il palo con una mano. Miracolo anche per Fiorillo al 67’: cross in area biancazzurra, Dall’Oglio fa la torre per Torregrossa che stacca e la schiaccia da due metri, Fiorillo è un gatto ad allungarsi in controtempo e devia sul fondo. Senza accontentarsi del pari, nel finale, sia Suazo che Pillon cercano il cambio di passo con Morosini per Donnarumma e Marras per Antonucci ed è il tecnico dei lombardi ad azzeccare la mossa: all’82’, traversone di Torregrossa, Morosini stoppa a saltare Gravillon all’ingresso dell’area col mancino e infila Fiorillo col destro. 1-0. Ma non è finita: il Pescara riparte all’87, Mancuso si coordina sui 20 metri e incrocia il sinistro, batte Alfonso ma non il palo, poi la difesa bresciana si salva in corner. Il cross dalla bandierina scavalca Romagnoli, la palla sbatte sulla schiena del difensore, arriva a Monachello che prima sbaglia in avvitamento, poi ne compie un altro e la sbatte dentro all’89’. 1-1. Ben 6 i minuti di recupero, Mancuso e Monachello ci provano ancora una volta a testa ma il triplice fischio certifica il pareggio.

L’errore dal dischetto di Cocco, concentrazione e grinta latitanti nel primo tempo potevano costare la prima sconfitta stagionale al Pescara. Entra Monachello e il Delfino si sveglia, accumulando occasioni che potevano valere più di un punto. Pillon ha da lavorare per costruire il suo vero Pescara, ma il Rigamonti dice che ha materiale buono per farlo.