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Eccellenza, la “seconda” vita del calcio a Nereto: l’intervista

Nereto. La seconda vita del calcio a Nereto ha generato entusiasmo in una piazza storica nel panorama dilettantistico regionale.

 

La nuova società Asd Nereto Calcio 1914 è la risultanza della fusione tra la Virtus Teramo e la FC Nereto.

 

Tra gli attori del nuovo progetto c’è Luigi Addarii, insegnante di educazione fisica in pensione e direttore generale della società rossoblù.

 

 

“L’idea della fusione è partita dai dirigenti virtussini”, sottolinea Addarii, ” che hanno visto in terra vibratiana un gruppo di appassionati che cercavano il rilancio del calcio a Nereto. E ‘scattata subito la scintilla che associata ad una naturale empatia, ha portato in pochi giorni alla nascita di una nuova società sportiva”  ASD NERETO CALCIO 1914″, rosso-blu i colori sociali e con la capretta neretese come logo

 

 

 

Oggi lei ricopre l’incarico di dg della società. Quali sono le prospettive?

 

 

 

La presidenza è andata a Filippo Di Antonio che ha portato una ventata di entusiasmo, mentre al sottoscritto e a Roberto Cocca spettano il delicato ruolo di Direttore Generale, completano lo staff Monica Guarnieri nel ruolo di vice presidente e un nutrito gruppo di consiglieri: Di Berardino, Trabucco, Di Lorenzo, Capuani, Lancione, Capretta, Cauti, Pulcini, Iuvalò, Barrucci e Giovannelli. L’operazione è cominciata con la prospettiva di fare un campionato di assestamento e riportare entusiasmo intorno alla gloriosa squadra di calcio neretese che ha militato per molti anni tra Eccellenza e Serie D.

 

 

 

Come è stata accolta la novità fra i tifosi e la cittadinanza?

 

 

 

La cittadinanza ha accolto con notevole entusiasmo questa scelta, partecipando ad assemblee e avallando insieme alla dirigenza la possibilità di partecipare al campionato di eccellenza, e stata aperta la sede sociale, si e ricostituito in pochi giorni il club dei tifosi storici” Irriducibili”e in una settimana sono stati venduti 100 abbonamenti.

 

 

 

Cosa vuole dire per Nereto far rinascere una seconda volta i gloriosi colori rossoblù?

 

 

 

Dopo venti anni di assenza dallo scenario calcistico di rilevanza regionale, tornare a calcare i campi di citta del calibro di Chieti, Martinsicuro, Sambuceto, Spoltore ed altri è motivo di orgoglio che riporta in alto il nome di Nereto calcistica nel calcio che conta, con la speranza che il sogno possa continuare ed avere numerose soddisfazioni”.