Bergodi il nuovo allenatore: un ex sulla panchina del Pescara-VIDEO

305961_371585409596014_1260253604_nE’ Cristiano Bergodi il nuovo allenatore del Pescara. Trattativa lampo conclusa questa mattina, nel pomeriggio la presentazione. L’ex tecnico del Modena torna nella città che lo ha lanciato nel grande calcio.

Contattato ieri sera dal direttore sportivo Delli Carri, al termine dell’incontro con l’altro candidato Franco Colomba, Bergodi verrà presentato a stampa e tifosi questo pomeriggio alle 14:00 nella sede della Humangest di via Vomano.

Le parole del presidente Sebastiani di ieri pomeriggio, “Non abbiamo deciso”, sembravano solita opera di pretattica mentre il d.s. Delli Carri, in serata, incontrava Franco Colomba per trattare un contratto apparentemente già firmato. La mano alla penna, però, Colomba non l’aveva ancora messa, sebbene rimasto a pochi chilometri da Pescara in attesa di essere riconvocato per l’accordo finale, non raggiunto per distanze sul compenso. Questa mattina, quindi, il colpo che non ti aspetti: Cristiano Bergodi, a detta della società, era infatti tra i papabili a sostituire il dimissionario Stroppa, ma la sensazione diffusa lo dava sfavorito anche su Pasquale Marino.

È lui, quindi, il nuovo tecnico biancazzurro: traghettatore, capitano su una barca che affonda o salvatore della patria, questo solo il tempo potrà dirlo. Certo è che mette i piedi in una trincea che si vedrà di fronte in serie Roma (e i fantasmi zemaniani), Milan, Catania e Napoli. L’accordo, comunque, è stato fissato fino a fine stagione: con Bergodi, il suo vice Luigi Ciarlantini.

Ma quello all’Adriatico sarà un ritorno per il 48enne di Bracciano, che da giocatore ha messo i primi scarpini proprio per le giovanili biancazzurre. E con il Pescara ha fatto anche l’esordio nel campionato professionistico, guidato dal verbo profetico di Giovanni Galeone. Cinque le stagioni giocate nella città dannunziana, 3 in B e 2 in A, con la gioia della storica promozione. Poi il ‘tradimento’, il passaggio ai rivali della Lazio, dove ha giocato ben 7 stagioni. Una carriera chiusa da meteora: doppia retrocessione con il Padova, e dalla C2 italiana emigra a Malta, dove appende gli scarpini al chiodo con la vittoria della coppa nazionale del 2000 nelle fila dello Sliema Wanderers.

Il tempo di studiare a Coverciano, quindi nel 2002 si siede in corsa sulla panchina dell’Imolese, poi del Sassuolo, salvando entrambe le società con i play-out. Quindi passa alla massima serie, da vice di Domenico Caso alla Lazio e al Lecce come secondo di Gregucci. A farsi le ossa come mister vola in Romania, guidando dal 2005 al 2009 le blasonate National Bucares, Cluj, Rapid Bucarest, Politehnica Lasi, e Steaua Bucarest. Troppe, forse. In patria torna nel 2010, al Modena, concludendo la stagione al 10° posto in serie B. Confermato per la stagione successiva, a novembre viene esonerato alla 15esima giornata, dopo la sconfitta con l’Empoli che affonda i gialloblu al quartultimo posto. Torna a riprendersi la piazza, rattoppata da Agatino Cuttone, il 27 febbraio al 29esimo turno. Lasciò il Modena quartultimo, lo riportò al 12 gradino della classifica. Il passaggio di proprietà del club portò alla sua sostituzione con Dario Marcolin.

Ora la grande occasione: il debutto da tecnico in serie A, anche se l’occasione non è tra le migliori che potesse capitargli. Rimpiazza Stroppa, dimesso proprio per il fallimento alla grande occasione. Il suo ruolo al comando del Delfino in acque agitate, però, dipenderà soprattutto dal mercato di gennaio, quindi dalle intenzioni di Sebastiani e dall’operato di Delli Carri.

Foto e video: Pescaracalcio.com

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