Zeman: ‘Nessun saluto’. Ma per il Pescara si parla di Zola e Ferrara

zemanallenamentoPescara. Zeman non si smentisce e fa sudare i biancazzurri nell’ultimo allenamento stagionale. Più freddi i sudori dei tifosi, aggrappati all’ultima speranza di vederlo rimanere sulla panchina della Serie A. Circa 200 sostenitori oggi al Poggio degli Ulivi, ma le dichiarazioni del boemo acquisiscono già i colori giallorossi. Zola e Ferrara candidati al passaggio del testimone.

E’ cominciata intorno alle 12:00 l’ultima seduta d’allenamento della stagione per il Pescara neo promosso in Serie A e nonostante il traguardo raggiunto con successo, Zeman ha fatto sudare a fondo i biancazzurri senza rinunciare alla solita, dura sessione di preparazione fisica. Circa 200 i tifosi assiepati sul colle del Poggio degli ulivi, che dal canto loro non hanno rinunciato ai cori di appello nei confronti del mister: “Resta con noi”. Ma dal tono usato ieri nelle dichiarazioni rilasciate al Corriere dello Sport e a Sky, Zeman starebbe già parlando da nuovo tecnico della Roma: trattativa a buon punto, ipotesi sulla nuova squadra, il ruolo di Totti, il dibattito sulla rivincita o sull’ultimo treno per una grande vittoria.  “Ho parlato della Roma, ma facendo solo un’ipotesi, nel caso che… ma questo lo hanno taglaito” ha precisato Zeman ad alcuni cronisti che lo hanno incalzato all’uscita dal centro sportivo. Gli stessi gli hanno chiesto come avesse salutato la squadra biancazzurra: “E perché li dovevo salutare? Noi ci rivediamo”, svicola il maestro. Da avversari? “Noi ci rivediamo”, è la massima risposta concessa con un sorriso accennato. Chi glielo chiede è l’inviato di una radio romana, segno tangibile del traghettamento verso la capitale, e Zeman prepara la sua cara, vecchia piazza al ritorno delle risposte inequivocabili. Sono uscite indiscrezioni su un suo incontro con il direttore generale della Roma Franco Baldini: “Dove sono uscite?”, smorza il tecnico; circolata anche la voce su un imminente incontro con Daniele Sabatini (direttore sportivo Ndc): “Vedi quante cose escono? Io nemmeno lo sapevo”, chiude Doppiazeta, mentre il giornalista romano lo stuzzica anche su Verratti: lo seguirà? “Può darsi, l’ho salutato mezzora fa”, ma forse non doveva rispondere sull’uscita del gioiellino del Pescara dall’impianto d’allenamento.

Parla con il fazzoletto dell’addio in mano anche Daniele Sebastiani; il presidente del Pescara, a tratti spazientito dall’attesa sulla comunicazione definitiva, si rammarica per la tempestiva deviazione di rotta di colui che a Pescara è stato promosso da maestro a professore: “Eravamo già d’accordo su tutto per la prossima stagione, avevamo già stabilito insieme la sede per il ritiro estivo”; quindi l’addio di Zeman non è un divorzio causato da dissidi sul progetto tecnico per la Serie A, tantomeno un problema economico: “Gli ho offerto anche il quadruplo di quanto prendeva l’anno scorso (quindi circa 800 mila euro Ndc)”, spiega Sebastiani. Zeman se ne va per questioni di cuore: “Nessun tradimento”, tiene a specificare il presidente biancazzurro, “Zeman ha il cuore spezzato in due parti, una è per Pescara ma in questo momento comanda la parte giallorossa. Ma quello che ha fatto lui a Pescara non si dimenticherà mai e spero che lui non dimentichi mai quello che abbiamo fatto noi per lui”, conclude malinconico.

Se l’uscita di Zeman dovesse essere confermata “entro tre o quattro giorni”, parola dei vertici giallorossi, a Pescara non si intende aspettare ulteriormente per annunciare il successore sulla panchina, e la fretta porta a escludere dalla iniziale pole-position Delio Rossi: l’ex mister della Fiorentina, già a Pescara nel ’96-‘7 e 2000-2001, si è detto ancora affezionato alla piazza adriatica, ma le richieste giunte al suo indirizzo dall’estero lo avrebbero portato a mettere il Delfino in attesa,  ottenendo la chiusura della porta biancazzurra. Gli impegni da commissario tecnico con l’Under 21 farebbero escludere anche Ciro Ferrara, ma i contatti informali avuti tra Sebastiani e Vincenzo Marinelli, team manager di fiducia per l’ex Juventino, parlano di un certo appetito dell’entourage di Ferrara per la squadra Pescarese. Comunque di spicco gli altri nomi in lizza: Gasperini e Zola. Gian Piero Gasperini tornerebbe a Pescara dove ha già conquistato la serie A da giocatore, in forza al profeta Galeone in panchina; dopo 10 anni da tecnico delle giovanili juventine, nel 2003-2004 ha riportato il Crotone in Serie B, e due strepitose stagioni in Calabria, approdò al Genoa in Serie A, per poi fare magra figura nell’Inter dell’ultima annata, dove venne esonerato in 5 partite tra campionato e coppa con 1 solo punto guadagnato. Zola sarebbe un’altra figura di cartello per presentarsi nella massima serie: ‘magic box’, eroe sui campi di Napoli, Parma e Chelsea, da allenatore ha esordito nel West Ham, passando anche sulle panchine azzurre delle nazionali minori.

 

Daniele Galli


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