Tre sberle del Pisa ai danni dell’Aquila

PISA – L’AQUILA 3-0

PISA: Brunelli, Fautario, Forgacs, Rozzio, Lisuzzo, Ricci, Mannini, Di Tacchio, Montella (80’Peralta), Lores Varela (73’Lupoli), Sanseverino (61’Starita). A disp. : Bacci, Crescenzi, Golubovic, Dicuonzo, Verna, Provenzano, Cani, Frugoli, Giacobbe. Allenatore: Rino Gattuso
L’AQUILA: Zandrini, Sanni (80’De Sousa), Ligorio, Maccarrone (7’Anderson), Cosentini, Triarico, Di Mercurio, De Francesco (67’Mancini Andrea), Perna, Mancini Manuel, Sandomenico. A disp. : Savelloni, Bigoni, Iannascoli, Bensaja, Stivaletta, Milicevic. Allenatore: Carlo Perrone

Arbitro: Alessandro Chindemi di Viterbo
Marcatori: 22’Montella, 83’Ricci, 91’Lupoli
Ammoniti: Fautario (P) Sanni, Triarico, Anderson

Pisa. Trasferta indigesta per L’Aquila, che esce battuta 3-0 dal Pisa all”Arena Anconetani’. Un risultato troppo severo ai danni della compagine di Perrone, che pur senza brillare particolarmente, è stata pienamente in partita fino a pochi minuti dal termine, avendo diverse opportunità per riportare il match in parità. La formazione di Gattuso invece si conferma l’unica squadra in grado al momento di contrastare le capoliste Maceratese e Spal, riprendendosi la terza piazza ai danni dell’Ancona.

Prima parte della frazione iniziale a senso unico, con il Pisa che costringe L’Aquila sulla difensiva.
Si fa male Maccarrone dopo 4’ e tre minuti più tardi è costretto a lasciare il posto ad Anderson.
Al 7’ conclusione dalla distanza di Ricci che finisce a lato.
Al 16’ Varela recupera palla sulla sinistra, mette al centro per la testa di Montella che per poco non inquadra lo specchio della porta.

Passano altri cinque minuti, quando Sanni è costretto a farsi ammonire per un fallo nei pressi del limite dell’area. Sulla punizione susseguente di Mannini la mirabolante parabola colpisce la parte interna della traversa. E’il preludio al gol che arriva un giro di lancette più tardi. Azione insistita dei padroni di casa con Lisuzzo, che serve Varela che spedisce nell’area piccola per Montella il cui tocco vincente batte Zandrini.

Una volta assorbita la delusione per lo svantaggio, comincia a farsi vedere L’Aquila. Al 27’ i rossoblu hanno un’occasione d’oro dal nulla con una conclusione dell’ex Perna che provoca i brividi gelati all’undici di Gattuso. Pochi secondi più tardi è Sandomenico che rischia di sfruttare nel migliore di modi un’indecisione della retroguardia nerazzurra. Il Pisa comincia a fare più attenzione alle ripartenza improvvise dei ragazzi di Perrone.

Chiusura di tempo pirotecnica: è già scoccato il 45’ quando Manuel Mancini fa partire un gran destro che finisce dietro la porta di Brunelli, dando però a molti l’illusione del gol. Sul capovolgimento di fronte, copione già messo in scena più volte nel corso del primo tempo, con Varela che dalla sinistra serve Montella, la cui conclusione non finisce in rete davvero per un amen.

Dopo una prima frazione avvincente, ci si attenderebbe un secondo tempo quantomeno divertemente quanto quello precedente. Mai previsione fu più errata. Gran parte della ripresa sarà infatti caratterizzata dagli sbadigli, con il Pisa che non sembra avere fretta di cercare la rete del raddoppio e L’Aquila che a volte riesce a dare vita ad un forcing deciso verso l’area avversaria, senza però mai impensierire l’inoperoso Brunelli.

Al 78’i toscani vanno vicini al raddoppio. Sulla punizione di Mannini, Zandrini è incerto nella respinta ma Montella sotto porta spara incredibilmente alto.

Perrone tenta il tutto per tutto, schierando dall’80’ un’Aquila a trazione iperoffensiva, Perrone inserendo Claudio De Sousa al posto del difensore Sanni. Gattuso invece al posto dello stanchissimo Montella getta nella mischia Peralta, che meno di tre minuti più tardi si beve la retroguardia avversaria servendo Matteo Ricci che trafigge Zandrini per la rete del 2-0.

Al 91’ c’è gloria anche per il rientrante Lupoli che servito sul filo del fuorigioco da Ricci batte l’estremo difensore ospite, dopo essersi fatto ribattere una prima conclusione.

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