Samb-Teramo 1-2: biancorossi, un secondo posto col brivido

CifaldiSan Benedetto del Tronto. Al termine di una gara dai due volti, l’ultima casalinga del suo deludente campionato, la Sambenedettese viene sconfitta dal Teramo che, con i tre punti agguantati al Riviera delle Palme, riconquista il secondo posto approfittando del crollo del Rimini. Il 2-1 finale in favore del Diavolo, però, non deve assolutamente trarre in inganno: un gol, tre legni e un paio di occasioni clamorose fallite per gli avanti di casa, il tutto nei primi 45 minuti durante i quali i biancorossi, in evidente difficoltà fisica, hanno rischiato il crollo.

Quando non si chiudono le gare, però, si corre il rischio di essere beffati al minimo errore: questa la pecca principale dell’undici di Palladini, condannato da una doppietta (splendida la seconda marcatura) del redivivo Gambino. I due allenatori schierano gli undici largamente annunciati ma le scelte iniziali di mister Cifaldi non convincono, anche alla luce di quanto si vede durante tutto l’arco della prima frazione: il Teramo, infatti, appare squadra abulica e in grossa difficoltà atletica al cospetto di una Samb padrona del campo, trascinata da un Di Vicino in forma smagliante. Proprio il furetto ex Salernitana mette più volte in ambasce la difesa biancorossa che va vicina alla capitolazione per ben due volte nei primi dieci minuti: al 3’ ispira la conclusione volante di Moscarino il quale, dimenticato dalla difesa ospite, chiama Farò alla deviazione in angolo, mentre al 10’ prova la giocata d’autore (da metà campo) senza trovare lo specchio della porta. Scartozzi predica nel deserto, Arcamone e Borgogni appaiono troppo isolati per impensierire Zenga così per la Samb, orchestrata dal geometra Salvagno, è un gioco da ragazzi prendere in mano il pallino del gioco: al 23’ proprio il regista ex Chieti coglie il primo legno di giornata con un destro chirurgico dal limite. Passano solo tre minuti ed è Moscarino, imbeccato dal solito Di Vicino, a sfiorare la marcatura con un diagonale sul quale Farò, strepitoso nell’occasione, si supera: la palla termina in corner dopo aver toccato la trasversale. Il gol dei padroni di casa, però, è nell’aria ed arriva puntuale al minuto 30′ quando Di Vicino (sempre lui!) trova lo spiraglio giusto per “bucare” la retroguardia teramana: il diagonale dal limite tocca il palo di destra e termina in rete per l’esultanza dei sostenitori marchigiani. La rete galvanizza i rossoblù, per due volte vicini al raddoppio con Di Rito ma la punta argentina prima si fa chiudere lo specchio di porta da Farò (al 33’) poi colpisce la traversa di testa su imbeccata di Zazzetta (al 44’). E il Teramo? E’ semplicemente inguardabile. Irritanti per disposizione tattica e condotta di gara, i biancorossi non riescono ad esprimere una minima reazione che possa evitare il tracollo. Nella ripresa il tè caldo, e la prevedibile strigliata di mister Cifaldi, sortiscono i loro effetti solo parzialmente. Il Diavolo, infatti, crea la prima palla-gol al 48’ con Borrelli (Zenga è super nel ribattere la conclusione ravvicinata) ma fatica a cambiare marcia: Cifaldi dalla panchina le prova tutte, passando al 4-3-3 con l’inserimento di Orta e Gambino, ma è la Samb sul campo a sfiorare il raddoppio. Sulla punizione di Di Vicino, una sciagurata deviazione di Colacioppo chiama Farò alla miracolosa parata in corner. Il Teramo sembra inconsistente così la Samb, col passare dei minuti, commette l’errore di amministrare la vittoria col minimo scarto: l’ingenuità si rivela grave, perché bastano quattro minuti a Gambino per ribaltare a sorpresa l’incontro. Al 78’ devia in rete un lancio dalla sinistra, approfittando di un goffo errore di Nicolosi, mentre all’82’ estrae dal cilindro un gol da cineteca. Duetto con Arcamone e sassata di prima intenzione dai quaranta metri: Zenga sfiora, ma la palla si insacca sotto l’incrocio alla sua sinistra. Il 2-1, immeritato per quanto visto fino a quel momento, taglia le gambe ai rossoblù i quali non hanno più la forza di rincorrere il risultato: la gara si trascina fino al termine senza sussulti, così il Diavolo può festeggiare una vittoria importantissima per i suoi risvolti in classifica.

 

SAMBENEDETTESE-TERAMO 1-2

MARCATORI: 30’Di Vicino (S), 78’Gambino (T), 82’Gambino (T)

SAMBENEDETTESE: Zenga, Nicolosi, Moscarino, Salvagno, Porpora, Mengo, Barreca (65‘Cuccù), Rulli, Di Rito (73‘Covelli), Di Vicino, Zazzetta (79‘Ogliari). A disp: Turbacci, Di Gioacchino, D‘Angelo, De Rosa. All: Palladini

TERAMO: Farò, Lenart, Russo, Scartozzi, Gabrieli, Gattari, Di Paolo, Colacioppo (62’Cerchia), Arcamone, Borrelli (55‘Orta), Borgogni (58‘Gambino). A disp: Di Giandomenico, Raimondo, De Lucia, Bolzan. All: Cifaldi

ARBITRO: Antonio Pinzone Vecchio di Genova (Di Federico di Lodi/Cappello di Busto Arsizio)

NOTE: Ammoniti Mengo nella Sambenedettese, Lenart e Cerchia nel Teramo. Angoli 7-5 per il Teramo. Rec 1‘+5‘. Spettatori 1300 circa.

Francesco Graduato

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