Teramo-Real Rimini 0-0: il Diavolo impatta ma mantiene invariato il vantaggio

teramo_calcioI tre big match della ventitreesima giornata del campionato di Serie D non provocano scossoni alla classifica: mentre un Teramo volenteroso ma troppo impreciso non riesce a scardinare la difesa di un Real Rimini ben disposto tatticamente (0-0), Rimini e Santarcangelo non riescono a conquistare i tre punti nelle gare contro la Santegidiese e la Renato Curi Angolana.

I biancorossi, così, conservano i cinque punti di vantaggio e possono guardare con fiducia alla trasferta di domenica prossima in quel di Atessa, terza fatica di settimana prevista dal calendario. Prima della gara, i due allenatori presentano degli schieramenti con diverse novità rispetto alle attese della vigilia: il tecnico teramano sfrutta il turn-over lanciando fin dall’inizio Di Paolo e Lenart (preferiti a Costa Ferreira e D’Eustacchio), mentre dall’altra parte mister Iacobelli si schiera con un 4-2-3-1 che vede Pica unica punta supportato sulla trequarti da Casolla, Piccolo e Palazzo. Nel primo tempo, il Real Rimini sembra avere un approccio alla gara migliore rispetto ad un Teramo che (probabilmente) risente dell’assenza di Scartozzi e della giornata poco felice di un Borrelli molto confusionario: soprattutto in avvio, quindi, i biancorossi di Cifaldi spesso appaiono stranamente imprecisi in fase di costruzione e svagati nel reparto difensivo. La formazione romagnola, compatta e ben disposta sul terreno di gioco, fa capire di essere scesa al Comunale con l’intento di portare a casa punti importanti per la classifica: dopo una conclusione velleitaria di Gambino (al 12’: parata agilmente da Verì), l’undici di Iacobelli impegna Farò dapprima con Palazzo al 13’ (tiro velenoso dal limite controllato con difficoltà dall’estremo teramano) poi con Pica, che approfitta di un errato disimpegno di Gabrieli per far correre i brividi sulla schiena del pubblico di casa. La partita, dopo un avvio abbastanza compassato, vive uno scossone attorno al ventesimo: da una parte è Orta al 26’ chiamare alla difficile parata a terra Verì con un tiro da posizione defilata, mentre un minuto dopo la palla del vantaggio capita sui piedi del romagnolo Pica che spreca un bell’assist di Casolla sparando alto da buona posizione. L’occasione che potrebbe cambiare la contesa, però, arriva trenta secondi dopo: Gambino al limite dell’area vince un paio di contrasti e serve in area Orta. L’attaccante elude il fuorigioco e si presenta solo davanti al portiere, ma finisce a terra agganciato da tergo da Camillini: l’intervento, dalla tribuna, sembrerebbe irregolare ma l’arbitro, probabilmente coperto, lascia correre tra le proteste dei giocatori biancorossi (ammonito Lorusso). L’azione dà al Diavolo le certezze giuste per andare alla ricerca del vantaggio, ma gli uomini di Cifaldi, proprio in piena fase di recupero, rischiano grosso sul primo angolo del Real, con Farò che in presa alta non abbranca a dovere il pallone: Camillini in mischia conclude troppo debolmente così Di Paolo, appostato sulla linea, può sventare il pericolo. Le notizie provenienti dal “Romeo Neri” di Rimini, che vedono la Santegidiese in doppio vantaggio sulla squadra di D’Angelo, nella seconda frazione spingono mister Cifaldi a tentare il tutto per tutto per ottenere la vittoria: dentro D’Eustacchio ed Arcamone (per l’infortunato Lorusso e Di Paolo) con il conseguente passaggio ad un 4-3-3 iperoffensivo. La prima vera occasione della ripresa capita proprio sulla testa dell’attaccante argentino che, da pochi passi, incorna un angolo battuto da Borrelli: la palla incoccia lo spigolo della traversa ed esce fuori (al 59’). La fisicità di Gambino, dirottato sulla fascia destra, crea diversi grattacapi al giovane Cenciarini, ma centralmente Mandorlini e Camillini riescono a reggere l’urto degli avanti teramani. Le occasioni più nitide, perciò, spesso arrivano con conclusioni dal limite dell‘area: il tentativo di Borrelli viene rimpallato fortunosamente dalla retroguardia ospite (al 79’) mentre una fucilata di Gabrieli dai trenta metri esce di pochissimo con Verì immobile (all‘80‘). Il finale del “Neri”, dove la Sant ha stoppato sul 4-4 il Rimini, sembra placare la sete di vittoria teramana, ma l’ultima occasione arriva proprio in fase di recupero della gara: Cerchia al limite pesca Gambino in posizione regolare all’interno dell’area. La punta di Raffadali, invece di tirare, suggerisce per Arcamone che tocca in rete da pochi passi: il guardalinee, però, invalida tutto bloccando sul nascere il boato del Comunale. La gara, così, termina a reti inviolate, col pubblico di casa comunque soddisfatto per aver mantenuto intatto il vantaggio sulle più dirette inseguitrici. Negli spogliatoi, mister Cifaldi ha commentato: “Il Real è un’ottima squadra, e il pareggio lo accettiamo volentieri. Nel primo tempo la squadra, troppo disordinata, non mi è piaciuta molto. Nella ripresa, invece, ho provato a rischiato le tre punte alla ricerca della vittoria e siamo stati più propositivi: l’atteggiamento giusto che richiedo alla mia squadra deve essere questo”. Dall’altra parte, Agostino Iacobelli è apparso soddisfatto dal punto conquistato: “Un buon pareggio contro un Teramo umile e forte sotto ogni aspetto: dopo un buon avvio, nel secondo tempo abbiamo giocato poco la palla in verticale, creando pochi pericoli alla porta teramana. Credo che, nonostante il risultato a reti inviolate, il pubblico si sia divertito ugualmente”.

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TERAMO-REAL RIMINI 0-0

TERAMO: Farò, Lenart, Russo, Lorusso (54‘D‘Eustacchio), Ianni, Gabrieli, Di Paolo (57‘Arcamone), Cerchia, Orta, Borrelli (85‘Costa Ferreira), Gambino. A disp: Savietto, Bontà, De Lucia, Gattari. All: Cifaldi

REAL RIMINI: Verì, Gio.Serao, Cenciarini (90‘Gambini), Rocco (31‘Procopio), Mandorlini, Camillini, Palazzo, Renzi, Pica (88‘Bettini), Piccolo, Casolla. A disp: Temeroli, Rinaldi, Audino, Lunati. All: Iacobelli

ARBITRO: Lorenzo Ferrari di Mestre (Forte e Adamo di Cervignano del Friuli)

NOTE: Ammoniti Lorusso, Di Paolo nel Teramo, Cenciarini nel Real Rimini. Angoli 3-2 per il Teramo. Rec 3’+4‘. Spettatori 1500 circa.

Francesco Graduato

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