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Pescara, pari e spettacolo contro gli ex: 1-1 con lo Spezia

Pescara (4-3-3): Belardi; Balzano, Schiavi, Bocchetti (46’ Cosic), Rossi; Nielsen, Brugman, Rizzo (67’ Politano); Cutolo, Maniero (80’ Padovan), Ragusa. In panchina: Pellizzoli, Frascatore, Zauri, Viviani, Fornito, Padovan, Zuparic. Allenatore: Pasquale Marino. 

Spezia (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Bovo (83’ Sammarco), Appelt Pires; Rivas, Moretti (46’ Sansovini), Culina (61’ Seymour); Ebagua. In panchina: Valentini, Madonna, Magnusson, Henty, Carrozza, Borghese. Allenatore: Giovanni Stroppa.

Reti: 29’ Cutolo, 56’ Bovo

Arbitro: Luca Pairetto di Nichelino (Fiorito-Pentangello)

Ammoniti: Balzaneddu, Seymour, Ragusa, Schiavi

Nonostante la magia che ha strappato il pareggio a Cesena, Marino si conferma poco propenso a lanciare i giovani e tiene Politano in panchina. All’Adriatico oggi c’è ospite lo Spezia degli ex: squadra ospite guidata da Stroppa, il contestatissimo allenatore dell’avvio della disastrosa stagione del Pescara in A. L’altro grande ritorno è quello di Marco Sansovini, storico ex capitano biancazzurro, circa 50 le reti realizzate ma non al meglio della forma oggi, quindi parte solo da riserva per gli spezzini.

Maniero parte con Maniero e Cutolo e si aggiudica il primo tempo con grande facilità. La prima, grande occasione arriva al 18’ ed è un’azione scintillante: traversone di Rossi, sponda di Maniero per Cutolo che ha lo spazio per cercare la porta ma la scarica per Ragusa, che trova Lisuzzo a deviare in angolo al conclusione finale. La pressione del Delfino è pressoché ininterrotta: al 23’ ci riprova Maniero, servito ottimamente su punizione da Cutolo, riesce ad arrivare alla deviazione ma manca la porta. Ben composta la formazione attrezzata da Maniero , rapida anche ad allungarsi e a rovesciare ogni assalto ospite: Nielsen potrebbe concretizzare la ripartenza del 27’ ma azzarda la conclusione dal limite dell’area e sciupa. Non sbaglia, invece, Aniello Cutolo alla mezzora, su uno svarione dell’intera retroguardia in maglia nera: un altro cross teso da Rossi trova tutta la difesa sbilanciata e il piedino infallibile della punta adriatica. 1-0. Solo una stentata reazione per i liguri, deboli e distanti i tiri a segno di Ebagua e Culina per spaventare Belardi. Di tutt’altra fattezza il missile di Nielsen che fa volare Leali al 38’, mentre al 44’ il portiere di Stroppa si fa battere ancora: si avventura fino alla lunetta per spazzare un pallone innocente ma la manda, invece, sulla testa di Maniero che la spinge verso la porta vuota, sulla linea ci arriva Ceccarelli che salva la pelle all’estremo difensore.

L’ovazione con cui la tifoseria pescarese apre la ripresa è per l’ingresso in campo di Sansovini, ma l’ex “sindaco” dell’Adriatico non si fa tradire dalla nostalgia e dalla regia ravvia i suoi rovesciando le sorti del match. All’8’ st pesca al bacio Culina e gli fa bere l’assonnata difesa; davanti alla porta, però,il croato centra in pieno Belardi. Partita completamente ribaltata, causa anche il calo di schianto del reparto arretrato biancazzurro. Il cambio di passo spezzino agguanta il pareggio all’11’st: ancora Sansovini ad innescare dalla trequarti Ebagua, che prolunga la verticale per Bovo, linea del fuorigioco elusa e area sgombra per duellare e trafiggere Belardi. 1-1. Il pareggio galvanizza lo Spezia e la gara si sposta davanti all’area di casa, dove piovono palloni a raffica e Belardi suda freddo. Ebagua manca di poco il bersaglio con l’inzuccata sul corner al 17’st. Tra le varie sortite, la più pericolosa la firma proprio Sansovini al 25’st: sfonda centralmente e conclude ma trova la chiusura in scivolata di Schiavi, con la ribattuta mira all’incrocio lontano ma Belardi ci lancia una mano e rintuzza ancora il navigato bomber. Non può arrivare, però, sul colpo di testa di Ebagua del 34’st: corner lungo di Rivas che il nigeriano va a prendersi in paradiso e devia con potenza, la traversa trema e mantiene il pareggio. Marino, nel finale, cerca lo stesso miracolo di Cesena e mette dentro i giovani Padovan e Politano e ottiene il colpo di coda sperato: la manovra pescarese riprende e mette in fila calci d’angolo e di punizione, Cutolo però non trova mai il bersaglio grosso. Lo Spezia non molla e Sansovini rimane indiavolato: il grande ex chiama Sammarco in profondità e lo mette ancora sulla zolla buona, ma la conclusione dalla lunetta si alza di una spalla sopra la porta. Tre i minuti di recupero ma oltre l’emozione dello spettacolo non si va.

Ancora un pari per Marino, che all’ottava di campionato ha raccolto solo 8 punti. I tifosi si consolano con il bel gioco del primo tempo ma, alla lunga, subire il difficile confronto con il Lanciano da vertici farà masticare troppo amaro per saziarsi solo di spettacolo.

 

Daniele Galli