Calcio+a+5%2C+clamoroso%3A+il+Pescara+si+ritira
abruzzocityrumorsit
/sport/616176.html/amp/

Calcio a 5, clamoroso: il Pescara si ritira

Il Pescara Calcio a 5 si ritira totalmente da ogni competizione: la società presieduta da Danilo Iannascoli ha appena dato la comunicazione ufficiale.

L’ASD Pescara comunica la decisione irrevocabile di rinunciare a far data dal 06/04/2018 a tutte le competizioni in cui sono iscritte le proprie squadre, prima e giovanili, nella stagione 2017/18.

Si apre così la nota lanciata dal club biancazzurro alle 20:01 di questa sera sul proprio sito internet, che pubblichiamo integralmente.

Tra i principali motivi ci sono quelli economici, oltre che una lunga serie di squalifiche partita durante le finali scudetto della scorsa stagione. Ma la tribolazione è stata corredata dalla squalifica per doping di Capuozzo,  defezioni di sponsor e giocatori, fino a scendere in campo con soli 4 giocatori lo scorso 26 febbraio. Ma la “goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata al presunta combine legata alle scommesse che alcuni giocatori avrebbero puntato contro la stessa squadra.

Questa società ha iniziato la propria attività nel 1999 ed ha disputato 12 campionati consecutivi di serie A, seconda in tal senso solo alla Luparense, vincendo 1 Scudetto, 2 Coppa Italia, 2 Supercoppa e 1 Coppa Italia Under 21, oltre a decine di titoli regionali conquistati in tutti le categorie giovanili, ed è stata eletta nel 2016, quando fu finalista di Uefa Futsal Cup, sesta squadra al mondo.

Dalla fine dello scorso campionato, la società ha dovuto subire squalifiche di atleti, dirigenti e del campo di gioco oltre a multe che avevano portato a valutare seriamente l’ipotesi di non proseguire con la sua attività. Soltanto per la vicinanza delle Istituzioni e per l’attaccamento alla città, si è deciso di proseguire, anche per difendere la coccarda tricolore nuovamente conquistata e la partecipazione alla Uefa Futsal Cup. Probabilmente abbiamo sbagliato, perché nei mesi successivi la società è stata continuamente bersaglio di ulteriori squalifiche al presidente, al tecnico e a diversi tesserati. A questo si aggiungano la squalifica per doping al nostro portiere Capuozzo, la cui defezione si è sommata a quelle dei nostri giocatori già squalificati dopo gara 1 della serie Scudetto, e successivamente la sanzione a carico di Mati Rosa, squalificato proprio alla vigilia della Final Eight di Coppa Italia per una vicenda della quale questa società è vittima senza avere la possibilità di tutelarsi nei confronti di chi avrebbe commesso l’irregolarità.

Il risalto mediatico negativo a seguito dei fatti delle finali playoff e la circostanza di dover giocare l’intero girone d’andata a porte chiuse hanno immediatamente allontanato tutti i nostri principali sponsor ma, malgrado questo, la società ha voluto proseguire, impegnandosi come dimostra anche l’ultima campagna di rafforzamento nel mercato invernale. Nonostante tutte queste problematiche, la società ha organizzato l’Elite Round di Uefa Futsal Cup, portando la semifinale di Coppa dei Campioni per la seconda volta a Pescara, dove la squadra è stata battuta dal Barcellona, sostenendo ulteriori ed ingenti spese.

Dai primi giorni di febbraio, dal ritorno dei giocatori impegnati nelle rispettive Nazionali, la società ha dovuto far fronte a problemi con i propri tesserati, presenti più nelle sale dell’infermeria che sul parquet degli allenamenti, tanto che mister Patriarca in questi ultimi due mesi ha potuto far disputare al massimo due allenamenti regolari.

La cosa più grave, però, è avvenuta nel posticipo in diretta televisiva del 26/2 a Reggio Emilia dove la nostra squadra ha disputato la più brutta partita della sua gloriosa storia, costretta a presentarsi con soli 4 titolari disponibili e ad affrontare un viaggio per venire umiliati da una squadra con un organico sicuramente non superiore al nostro. Negli immediati giorni successivi,  si è avuto il fondato sospetto che un nostro giocatore possa aver scommesso sulla sconfitta della propria squadra – la nostra squadra – disonorandone quindi il nome e la storia e falsando il campionato. Abbiamo immediatamente inoltrato denuncia sia alla divisione Calcio a 5 sia alla Procura Federale. E’ stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

In queste condizioni, pertanto, è impossibile poter proseguire e permettere di calpestare ancor di più la nostra amata maglia.

In questa tristissima giornata, ci scusiamo con i nostri tifosi, con la nostra città e con tutti coloro che ci sono stati sempre vicini, sia nella buona sia nella cattiva sorte, sia nei trionfi tra le mura amiche sia nell’epica trasferta di Ancona con 2.500 persone al nostro fianco.