Diciamolo subito, il risultato maturato dinanzi agli oltre 5000 spettatori di Piano d’Accio penalizza fin troppo il Diavolo, il cui unico neo è quello di sempre, la sterilità: molto semplicemente, in attacco manca un bomber spietato capace di buttare il pallone nel sacco. Ed è davvero un peccato, perché le azioni e le occasioni create anche quest’oggi dalla Cappellacci-band sono risultate come sempre abbondanti rispetto alla media della categoria. Proprio a questo punto, però, entra in ballo il difetto di cui vi parlavamo in precedenza: la mole di gioco biancorossa, infatti, non viene sfruttata a dovere dalle punte Olcese e Ambrosini, una coppia sterile che più sterile non si può. Ed è un grave problema, soprattutto se l’avversario che hai davanti si chiama L’Aquila: una squadra brutta da vedere e inferiore per freschezza atletica, ma anche una squadra terribilmente efficace e cinica sotto porta. Lo dicono i dati, i rossoblù concludono verso Serraiocco per due volte: al 35’ con Ciotola (l’estremo di casa si oppone in tuffo), e al 53’ con Infantino, che sugli sviluppi di un angolo sovrasta il diretto avversario e deposita in rete. Il vantaggio è immeritatissimo, almeno prendendo in considerazione ciò che avviene prima e dopo questo episodio. In particolare, le occasioni create dai padroni di casa sono ben 6. Due di queste capitano nella prima frazione: al 15’ Ambrosini elude il fuorigioco e di testa tocca fuori da ottima posizione, mentre al 44’ Valentini dal limite fa la barba al palo. Tutte le altre chance, invece, si registrano nella ripresa: al 48’ Petta salva sulla linea la conclusione di Olcese, che un minuto dopo non trova il bersaglio grosso per questione di centimetri. Più tardi ci pensa Testa a rispondere presente sui tiri a botta sicura di De Stefano (54’) e Speranza (85’): insomma, oggi la fortuna non era per niente dalla parte del Teramo che ora, per far festa, sarà costretto a vincere al Tommaso Fattori con due gol di scarto. E con una tale apatia offensiva, sarebbe davvero un miracolo sportivo grosso come un grattacielo…
TERAMO-L’AQUILA 0-1
TERAMO: Serraiocco, De Fabritiis, Scipioni, Coletti, Ferrani, Speranza, Foglia (64’Petrella), Valentini, Olcese, Ambrosini (75’Patierno), De Stefano (65’Iazzetta). A disp: Santi, Chovet, Caidi, Righini. All: Cappellacci
L’AQUILA: Testa, Petta (87’Ligorio), Rapisarda, Carcione, Ingrosso, Pomante, Menicozzo, Iannini, Infantino (82’Ripa), Ciotola (71’D’Amico), Improta. A disp: Leuci, Gizzi, Marcotullio, Colussi. All: Pagliari
ARBITRO: Ivano Pezzuto di Lecce
MARCATORE: 53’Infantino
NOTE: Ammoniti Carcione, Petta, Improta nel L’Aquila. Angoli 9-1 per il Teramo. Rec 0’+4′. Spettatori paganti 4773.
Francesco Graduato