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Il Teramo annichilisce L’Aquila (2-0) e riapre i giochi in zona play-off

Teramo. La corsa play-off del Teramo ancora non si è chiusa del tutto. Il clamoroso contrordine arriva direttamente dal derby contro L’Aquila, un derby che gli uomini di mister Cappellacci si aggiudicano nettamente riuscendo, peraltro, a dimezzare le distanze sul Poggibonsi, fermato sul pari casalingo dall’Arzanese.

A due giornate dalla fine del campionato, quindi, tutti i discorsi legati al sesto posto sono riaperti, anche alla luce dei prossimi scontri diretti previsti dal calendario (domenica, per esempio, c’è L’Aquila-Poggibonsi). In attesa delle future puntate di questo incredibile torneo, però, concentriamoci sul 2-0 con il quale quest’oggi i biancorossi hanno annichilito L’Aquila. Avete capito bene…abbiamo detto annichilito, e usiamo questo verbo a ragion veduta, visto che sul sintetico di Piano d’Accio i rossoblù hanno rimediato una figura quasi barbina, dando la netta impressione di possedere per intero tutti quei problemi che si pensavano svaniti con il cambio di allenatore. Per averne una conferma basta analizzare la prova dei ragazzi del tecnico Pagliari: tanta disattenzione in difesa, poco gioco in mezzo al campo, zero tiri verso la porta di Serraiocco. Molto più sostanziosa, invece, la prestazione dei padroni di casa, che già al quinto minuto riescono a sbloccare il punteggio: il merito è tutto di bomber Bucchi, che controlla un cross dalla sinistra di Chovet prima di girare da par suo all’angolo basso alla destra di Leuci. Il primo tempo è tutto racchiuso in questo episodio. La ripresa, invece, è molto più pregna di chance, tutte rigorosamente di marca teramana. Si comincia subito col raddoppio: è il 59esimo quando Foglia si avventa su una palla vagante e, con una palombella dal limite dell’area, sorprende Leuci insaccando sotto il sette. L’Aquila inserisce tutte le punte a sua disposizione, ma la sostanza non cambia perché Ripa e compagni non tengono mai fede al loro blasone. Il Teramo, quindi, può controllare in scioltezza, andando vicino al tris in ben quattro occasioni. La più clamorosa capita al 63esimo: Novinic slalomeggia sulla fascia sinistra prima di servire un assist al bacio per Bucchi, la cui rovesciata viene respinta in pieno dalla traversa.

TERAMO-L’AQUILA 2-0

TERAMO (4-3-3): Serraiocco; Scipioni, Ferrani, Speranza, Chovet; Valentini, Novinic, Foglia (30’st Righini); Iazzetta (17’st Petrella), Bucchi, Ambrosini (39’st Caidi). A disp.: Santi, De Fabritiis, Patierno, Olcese. All.: Cappellacci

L’AQUILA (4-4-2): Leuci; Rapisarda, Ingrosso, Mucciante, Ligorio; D’Amico (15’st Ripa), Carcione (28’st Colussi), Menicozzo, Triarico (15’st Iannini); Infantino, Improta. A disp.: Testa, Gizzi, Petta, Marcotullio. All.: Pagliari

ARBITRO: Cristian Brasi di Seregno (Prenna e Grillo di Molfetta)

MARCATORI: 5’pt Bucchi, 14’st Foglia

NOTE: Spettatori mille circa. Ammoniti: Chovet, Ambrosini, Menicozzo, Foglia. Angoli: 3-1 per il Teramo. Recupero: pt 1′, st 5′.

Francesco Graduato