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Pescara-Juvents 1-6: Quagliarella non lascia scampo all’Adriatico

Pescara: Perin, Cosic, Capuano (46’ Caprari), Bocchetti, Zanon, Nielsen, Cascione, Quintero, Modesto, Abbruscato (64’ Vukusic), Jonathas (54’ Weiss). In panchina: Pelizzoli, Falso, Balzano, Romagnoli, Soddimo, Bjarnason, Celik, Togni. Allenatore: Giovanni Stroppa

Juventus: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini (63’ Marrone), Isla (54’ Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah, Giovinco, Quagliarella (67’ Bendtner). In panchina: Storari, Rubinho, Lucio, Lichsteiner, Caceres, Giaccherini, Matri, Vucinic. Allenatore: Angelo Alessio

Reti: 9’ Vidal; 22’, 45’ e 53’ Quagliarella; 25’ Cascione; 30’Asamoah, 37’ Giovinco,

Arbitro: Luca Banti di Livorno (Gallone-Giallantini)

Ammoniti. Jonathas, Pirlo, Modesto

Provarci? Tutto è possibile. E così, Stroppa riceve la Juve all’Adriatico con la stessa formazione  e la stessa mentalità offensiva con cui sette giorni fa ha battuto il Parma. Peccato per lui, e per i 21mila tifosi accorsi per il big-match, che Conte abbia a disposizione più quantità e qualità e in casa della provinciale entra con Quagliarella e Giovinco.

Pronti via: meno di un minuto e Giovinco scalda le mani, e le ali, a Perin, con un diagonale mancino dal limite che segna immediatamente sul rosso il livello dell’allarme che corre il portierino del Pescara: subito pronto a respingere in tuffo. A fargli capire che non sarà un bel 20esimo compleanno ci si mettono in otto, i bianconeri, a spingere a ridosso dell’area biancazzurra: Asamoah, Marchisio e ancora Giovinco fanno fischiare conclusioni da tutte le parti. Un timido accenno di azione impostata da Jonathas fanno da preludio allo show juventino, che al 9’ approfitta dello sciagurato controllo di Bocchetti: Vidal scambia con Giovinco , giravolta a centro area per restiture al cileno che infilza l’incolpevole Perin. Il Davide biancazzurro prova a tenere testa al gigante, ma la reazione viene schiacciata con il piede del gigante al 22’: Isla si beve Modesto sulla destra e serve in mezzo per Quagliarella, che  l’accompagna nella ripartenza rapida, stoppa e tiro dal limite che diventa imparabile per Perin. 0-2. Interludio pescarese in quello che diventa un copione scontato: punizione di Quintero, al 24’ che si stampa sul palo. Un minuto dopo l’illusione di poter riaccorciare viene data da Cascione, che piazza di testa all’angolino basso dal limite su traversone di Nielsen e segna il goal del 1-2. Dura solo cinque minuti, fino allo spettacolo di Asamoah al 30’: Pirlo mette sul dischetto per Quagliarella che prolunga di tacco, nella mischia, per il ganese che sfrutta il rimpallo impennato e fa il terzo con una rovesciata da applausi. 1-3. Da qui, tutto in discesa per la vecchia signora: al 37’ Giovinco si riprende la scena quando Quaglierella si giova del retropassaggio di Nielsen e gliela alza, la formica atomica conclude al volo e la mette alla base del palo per l’1-4. Dilagando avanti, la Juve si permette la sbavatura in difesa: corner di Quintero al 42’ che Cascione incorna puntuale e batte nuovamente Buffon ma non Marchisio, che salva sulla linea. C’è ancora tempo prima dell’intervallo: Quagliarella vince il duello in velocità con Cosic e incrocia dal limite, mettendo la sfera nel solito angolo irrangiungibile per Perin. 1-5 al 45’.

 

Senza pietà anche la ripresa: rovesciata di Quaglierella su calcio d’angolo all’8’st: palla sotto al sette’ per l’1-6. La risposta di Stroppa rimane sulla linea offensiva, dopo Caprari per Capuano nell’intervallo, dentro un più veloce Weiss per uno statico Jonathas e Vukusic per l’impalpabile Abbruscato. Conte, dal box in tribuna, ordina il turn over: Padoin per Isla, Marrone per Chiellini e Bentdner per l’uomo della serata, Quagliarella. Uomini buoni per far calare i ritmi rispetto alla stellare prima frazione, ma l’unico spunto lasciato al Pescara e l’intrusione al 28’st di Weiss in area fermata dalla sportellata di Padoin: per Banti è tutto regolare, non per Stroppa che protesta e viene espulso. Ma lo spettacolo, inopinabile, non si ferma: alla mezzora esatta Giovinco triangola tra le linee difensive con Bendtner, si porta sul fondo superando Perin e cerca lo scavetto verso la porta, ma la zolla è troppo defilata e la sfera tocca solo l’esterno della rete. Quindici minuti, più due, finali che si fanno notare solo per l’ininterrotto sostegno garantito dalla tifoseria biancazzurra al Pescara: sotto accusa nelle ultime giornate, la squadra di Stroppa non verrà certo messa in discussione per la debacle contro la capolista. Cascione cerca applausi nel recupero con l’incornata dal dischetto che manca di poco la doppietta fotocopia: Buffon, seppur giù di tono, c’è.

Gli applausi, mentre la squadra esce, piovono lo stesso dagli spalti per la squadra biancazzurra: segno che la vittoria contro il Parma ha dato la risposta cercata da tifosi e società. Stasera meglio non infierire e pensare alla trasferta di Siena. Quella, sì, sarà una partita alla portata della compagine di Stroppa.