Non solo ex allenatore del Pescara, al quale ha regalato l’ultima promozione in Serie A nel 2015-2016: ex difensore di Napoli, Lazio, Milan e Bayern Monaco, campione del Mondo con la Nazionale italiana nel 2006.
“Non sono qui a promettere nulla. Ho il mio modo di intendere il calcio e sono convinto che questa squadra, che ho visto anche dal vivo, abbia delle buone individualità e dei giovani molto promettenti”: ha detto durante la conferenza stampa di presentazione, oggi pomeriggio alla Dacia Arena di Udine. ”
“Questa società ha ambizione – ha proseguito – Me lo ha dimostrato il presidente: la società mette a disposizione di tutto, anche a livello di strutture che sono di altissimo livello. Voglio tastare con mano la squadra, in questo momento mi sento solo di esaltarne le potenzialità e non i difetti. Poi li vedrò sul campo, ma le potenzialità penso ci siano: c’è una base valida, ci sono giocatori di prospettiva, lavoreremo su questo”.
Nessuna filosofia precostituita. “”Sono un allenatore che si adatta ai giocatori, che cerca di metterli nelle condizioni di poter fare il meglio possibile”, ha aggiunto, “Nessun modulo predefinito ma un mantra: penso al non avere timore reverenziale, giocare sempre, non fare barricate. Quello che avete visto in passato potrebbe non essere valido oggi””.
La prima sfida è contro il Napoli, già da ex: “Sembra destino. Sono qui per cercare di smentire determinate cose, potrebbe essere la partita giusta, quella da cui sono partito in Serie A”.