L’ultimo confronto in terra teatina, infatti, risale al campionato 2004/2005: in quell’occasione prevalse l’undici neroverde, che vinse per 3-2 grazie alle reti messe a segno da Terrevoli, Di Cecco e Di Vito (autogol di Lacrimini ed Angeli per gli ospiti). Per ritrovare una vittoria esterna del Diavolo, invece, bisogna risalire addirittura all’11 settembre 1988, prima giornata dell’allora torneo di Serie C-2: finì 0-1 con il penalty decisivo trasformato dal compianto Piero Di Trapano. Ventiquattro anni, un mese e ventiquattro giorni, per i biancorossi ammonta a tanto il tabù-Angelini, un tabù che il Teramo cercherà di sfatare a dispetto del pessimo stato di forma degli elementi più incisivi della sua rosa. Con Bucchi operato di fresco al ginocchio e Bellucci alle prese con alcuni fastidi fisici, mister Cappellacci in attacco si affiderà per forza di cose a Patierno, l’unica punta ancora abile e arruolabile. Sull’altro fronte, invece, problemi di abbondanza per Tiziano De Patre, chiamato a risolvere in extremis il doppio ballottaggio Gigli-Di Filippo e Capogna-Alessandro.
Chieti-Teramo sarà diretta da Alessio Petroni di Roma 1, coadiuvato dagli assistenti Pasquale D’Albore di Caserta ed Emanuele Prenna di Molfetta. Il fischietto laziale, al terzo anno nella CAN PRO, finora ha portato a termine 29 incontri con un bilancio di 13 segni “1”, 10 “X” e 6 “2”.
Francesco Graduato